I fagiolini sono una fonte preziosa di vitamine e di sali minerali. Contengono soprattutto vitamina A, vitamina C, potassio, ferro e fosforo. Sono anche una fonte vegetale di calcio da non sottovalutare. Le loro proprietà benefiche sono integrate al loro contenuto di antiossidanti, come il betacarotene e la luteina.
Non serve necessariamente avere un pezzo di terra a disposizione per coltivare fagiolini. Ma si può facilmente coltivare questa pianta sul proprio balcone, direttamente in vaso.
Come farlo nel modo migliore e restando nell’ottica di una coltivazione biologica?
- Per coltivare fagiolini in vaso prima di tutto occorre scegliere il tipo di pianta che si intende seminare. Si contanodiverse varietà di questo legume, caratterizzate da diverse pezzature ed anche da colori del baccello.
Esistono due tipologie di fagiolini:
- I fagiolini nani che completano il loro ciclo colturale in meno di 60 giorni e non hanno bisogno di supporti e tutori per la crescita, la quale avviene per lo più superficialmente al terreno.
- Il fagiolino rampicante invece ha bisogno di 90 giorni dalla semina alla raccolta e necessita di tutori. Si caratterizza inoltre per la sua produttività nettamente maggiore alla varietà nana.
Se si ha più tempo e più spazio si può propendere per i rampicanti. Mentre per una coltivazione semplice e meno impegnativa anche fisicamente si può optare per la varietà nana. Ad ogni modo il fagiolino quale sia resta una buona scelta per l’orto da balcone.
Si tratta di piante che amano l’equilibrio, quindi per non compromettere il raccolto e la crescita, è indispensabile evitare sia le gelate che il caldo estremo.
Il periodo migliore per coltivarli in vaso va da marzo a giugno. Si possono anche seminare diverse piante a distanza di qualche settimana così da avere un raccolto disponibile in modo scalare.
La pianta di fagiolino necessita di sole, quindi l’ideale è una posizione ben esposta e magari protetta dai venti freddi del nord. Se l’estate si presenta particolarmente torrida, sarà bene proteggere la pianta con teli ombreggianti che la coprano dal sole nelle ore in cui è più alto.
- La scelta del vaso determinerà il successo della coltivazione. E’ necessario un vaso di minimo 35-40 cm di diametro e sufficientemente profondo.
Collocare alla base del vaso sassolini, ghiaia o cocci per favorire il drenaggio dell’acqua. Riempirlo con semplice terriccio universale, magari arricchito con un pò di compost casalingo.
Se si vuole arricchire il terreno ulteriormente si può mettere una spolverata di cenere di legna, facendo attenzione ad usarne il necessario, per non affaticare la pianta ed avere effetti opposti a quelli desiderati.
- Seminare il fagiolino. Il modo migliore per seminare i fagiolini èdirettamente in terra, facendo un piccolo buco di 2-3 cm al centro del vaso, accanto al quale si potrà mettere l’eventuale sostegno su cui far arrampicare la pianta.
Si consiglia di immergere il seme in acqua tiepida per un giorno intero e poi riporlo nel terreno, ma non coprendolo troppo.
A seconda della scelta sulla tipologia di pianta, si avrà il raccolto da 50 a 90 giorni dalla semina. Una buona idea è quella di seminare piante a scalare ogni 20 giorni.
- Scegliere il supporto per le piante di fagiolino rampicante: dalle canne di bambù, a semplici palettidi plastica o di legno alle reti.
Trattandosi di coltivazioni in vaso, si può scegliere di posizionare le leguminose vicino alle ringhiere e non usare così tutori esterni.
La pianta di fagiolino non necessita di eccessiva acqua, ma è molto importante la costanza e la verifica che il terreno si mantenga sempre umidiccio.
I ristagni idrici possono indebolire il fagiolino e vanno evitati quanto le gelate, poiché i fattori ambientali insieme alla qualità del terreno potrebbero permettere alcuni problemi e disturbi come muffe o ruggine.