Le castagne, simili ai cereali a livello nutrizionale, non contengono nè glutine nè colesterolo
Una volta venivano considerate il “pane” degli Italiani perchè fornivano a molte famiglie povere un pasto saziante e soprattutto gratuito: bastava raccogliersele.
Ora è solo un puro divertimento andare per boschi alla rituale castagnata e poi riunirsi intorno al fuoco scoppiettante a gustare le caldarroste..Ma i benefici delle castagne sono gli stessi. Infatti, non sono solo buone, sono anche ricche di proprietà nutritive.
Si tratta di un frutto a guscio, ed al tempo stesso un cereale che, a differenza degli altri, non viene coltivato: cresce su una pianta. Per quasi la metà del loro peso (49%) contengono acqua. Il resto vede la presenza di carboidrati complessi (84%), proteine (7%), una piccola quantità di grassi, tra cui quelli “buoni” e sono prive di colesterolo.
Cento grammi di castagne forniscono 93 milligrammi di fosforo, 30 di calcio, 0,9 di ferro e 395 di potassio. Sono dunque una fonte importante di sali minerali preziosi per la salute. Inoltre, contengono fibre utili al transito intestinale. Pur essendo simili a cereali come orzo o frumento, a livello nutrizionale, le castagne non contengono glutine. Sono consigliate in caso di anemia, ed essendo anche una preziosa fonte di acido folico sono raccomandate in gravidanza, in particolare per la prevenzione della spina bifida. Il contenuto di fosforo le rende un alimento utile per il sistema nervoso, mentre in generale danno un’importante carica energetica, assunte anche attraverso mini-porzioni di castagne secche, a chi vive un periodo di convalescenza, ai bambini in crescita e/o allergici al lattosio, a chi pratica attività sportive, o attraversa un periodo di stress. Svolgono anche una funzione di prevenzione cardio-muscolare ed aiutano a regolarizzare la pressione arteriosa.
Castagne bollite, arrosto o secche?
In quanto ricche di carboidrati, le castagne hanno un apporto calorico non trascurabile, sebbene molto inferiore a quello di noci, arachidi e mandorle. Sei-otto castagne sono pari ad un frutto (mela, pera, ecc) di circa 150-180 grammi. Cento grammi di castagne fresche apportano quasi 200 calorie, che salgono a circa 300 per quelle secche ed ancora di più per i classici marron glacè.
Il metodo migliore per consumarle è la bollitura, sia per ridurre il potere calorico, che scende a meno di 100, sia per la digeribilità. Cotte al fuoco, invece, le calorie aumentano a quasi 250.
Consumare le castagne non ha particolari controindicazioni salvo l’attenzione, soprattutto in caso di obesità, sovrappeso o diabete, a non eccedere, tenendo conto che una quindicina di castagne hanno lo stesso apporto calorico di un piatto, di pasta a 70 grammi. In genere, sarebbe meglio consumarle come snack, ma possono essere inserite anche a pranzo o a cena, come sostituite di altri cereali, aggiungete a minestre o zuppe con verdure o funghi. E c’è anche la farina di castagne, adatta alla preparazione di torte, indicata per chi soffre di celiachia.
Soprattutto se non sono ben cotte, le castagne possono dare qualche problema di digeribilità, in particolare la sera o se abbinate a frutti acidi o a carne e pesce. Sono quindi sconsigliate a chi soffre di colite, colon irritabile, aerofagia, dispepsia, patologie legate al fegato o è allergico a questo frutto ed al lattice.
Marroni Dop e Igp
I marroni, tanto invoglianti, sono più grandi della classica castagna che in genere è più saporita e la pellicina che racchiude il frutto si stacca più facilmente dalla polpa. E sono proprio i marroni ad aver ottenuto gran parte dei riconoscimenti comunitari sotto forma di denominazione di origine protetta, Dop, o di Indicazione geografica protetta, Igp.