Belle, profumate ed utili: le erbe aromatiche
Non richiedono grande spazio nè un pollice particolarmente verde. Serve solo qualche vaso, il terriccio adatto, la posizione giusta e dosi di acqua adeguate. Basilico, rosmarino, menta e salvia si prestano ad essere coltivati anche in spazi ristretti e ci fanno buona compagnia con il loro profumo intrigante e la richiesta di saltare dentro le nostre preparazioni più gustose, tenendo oltretutto a bada l’uso/abuso di sale. Potremo però sbizzarrirci, in base ai nostri gusti, anche con maggiorana, prezzemolo, origano, timo, coriandolo, aneto, santoreggia, dragoncello, melissa, crescione. Solo l’erba cipollina è più delicata da coltivare in vaso.
Quali sono i segreti per far crescere al meglio le piante aromatiche?
- Al sole con cautela. Da Roma in giù, evitiamo di esporre le aromatiche tutto il giorno ai raggi del sole. La collocazione a mezzo sole va bene per tutte le piantine in vaso, a Levante, a Sud o a Ponente, possibilmente con la sola esclusione del Nord, dove però resiste il prezzemolo. Ricordiamo di spostare le nostre piantine dai vasetti in plastica del garden center a quelli più grandi, meglio se in coccio ma non di colore scuro, che avremo predisposto aggiungendo terriccio universale o anche meglio, quello più specifico per le aromatiche.
Per un effetto più decorativo possiamo raggruppare insieme piantine di tipo diverso: meglio non metterle in un recipiente tondo, ma affiancate in una cassetta lunga rettangolare, del tipo che si usa in genere per i gerani. Non esistono “antipatie” tra le specifiche erbe. Quindi vai col gusto e fantasia.
- Il segreto dell’acqua. Mai eccedere con le innaffiature: 2 o 3 volte a settimana può andar bene, badando che la terra sia ben asciutta prima di intervenire nuovamente. Sapere come dosare bene l’acqua è il segreto che favorisce il massimo accumulo di oli essenziali nelle nostre aromatiche.
In autunno ed inverno è meglio spostare i vasi contro i muri per ripararli da gelo e vento e bagnare in quantità moderata nelle prime ore del mattino e nelle giornate meno fredde, ma solo quando vediamo che il terriccio è molto asciutto.
- Quando si ammalano. In generale si tratta di piante resistenti. La salvia, però, è soggetta alle aggressioni dell’oidio, o mal bianco, un fungo molto dannoso che si propaga trasportato dal vento, ne ricopre le foglie di macchie bianche e può farla morire nel giro di poche settimane.
Visto che poi la si utilizza in cucina, sarà bene intanto eliminare sempre le foglioline macchiate e poi vaporizzarla solo con prodotti naturali, quali la propoli per piante.