Come proteggere le piante dal caldo torrido

Quando la colonnina di mercurio registra alte temperature, le nostre amiche verdi cominciano a risentirne. Sono sufficienti però alcune attenzioni per farle stare decisamente meglio.

Sicuramente non sbuffano e non sudano, ma anche le piante del nostro balcone possono soffrire il caldo come noi. E proprio come noi faticano a star dietro ai cambiamenti climatici che nell’ultimo trentennio hanno portato ad un aumento della temperatura media globale di circa un grado, un fenomeno che va via via accelerando.

Tre consigli utili per proteggere le piante dal caldo

  • Stress da calore. Le piante si difendono abbastanza bene dalla calura grazie alla traspirazione, ossia alla perdita di acqua attraverso gli stomi, le aperture poste sulle foglie, che ne raffredda la temperatura. Oltre ad un certo limite, che peraltro varia molto da specie a specie, interviene però il cosiddetto stress da calore, segnalato da visibili bruciature su fusto e fogliame. Cerchiamo di proteggerle dall’afa ed ancora di più dall’esposizione diretta ai raggi solari, soprattutto se abbiamo un balcone esposto a Sud. Le piante che esigono molta luce, quali lavanda, salvia, glicine, se la caveranno da sole mentre basilico, ortensie, agrifoglio, violetta africana, pelargonio e tutte quelle che non amano troppo la luce abbagliante gradiranno il conforto degli appositi teli ombreggianti, in vendita nei garden center. I tendoni pesanti che scendono sino alla ringhiera potrebbero invece costituire un rimedio eccessivo.
  • Acqua a gogò. Per tutte è il momento di annaffiature abbondanti e frequenti: anche quì però la popolazione verde ha esigenze diverse e non esiste una regola universale. In generale è bene mantenere il terreno sempre umido, evitando assolutamente i ristagni nei sottovasi. Un trucco per capire quando armarci di annaffiatoio è quello di battere con le nocche sul fianco del singolo vaso: se la terra all’interno è secca ed urge un approvvigionamento idrico avvertiremo uno suono sordo ed attutito, mentre se è ancora umida sentiremo un rumore più acuto. L’esperienza ci metterà in grado di fugare ogni dubbio. Bagnamo nelle ore più fresche, al mattino presto o dopo il tramonto, altrimenti otterremo l’effetto contrario, ossia la pianta invece di idratarsi si disidrata.
  • Nuovi acquisti: chi in piena estate vuol fare nuovi acquisti può orientarsi su una bella pianta di lavanda, sul Rincospermum o falso gelsomino oppure sulle piante grasse, tutte a fioritura estiva, come quelle della famiglia delle Cactacee, da annaffiare con parsimonia. Il grande caldo attenua l’aggressione delle malattie ma i pidocchi resistono invece imperterriti. Quando sono pochi armiamoci di pazienza ed eliminiamoli manualmente. Altrimenti segui questo semplice ed economico rimedio: l’infuso di tabacco.

Sbriciola 4/5 sigarette in mezzo litro d’acqua e fai bollire per qualche minuto

Lascia raffreddare

Spennella il contenuto sulla parte contaminata o nebulizza.