Legge di Bilancio 2019: cosa cambia nel settore agricolo?

Il DDL della Stabilità 2019 contiene alcune norme che coinvolgono il settore agricolo

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Tra le novità e le proroghe di maggior interesse per il settore agricolo vi sono:

  • l’assegnazione a titolo gratuito di una quota deiterreni agricoli a favore dei nuclei familiari che avranno un terzo figlio negli anni 2019, 2020 e 2021 o alle società costituite da giovani imprenditori agricoli che riservano una quota del 30% della società agli stessi nuclei familiari. In base all’articolo 49 questi soggetti potranno richiedere un mutuo fino a 200.000, a tasso zero, per l’acquisto della prima casa che dovrà essere ubicata in prossimità del terreno assegnato;
  • l’estensione del finanziamento di 1 milione di euro già previsto per il reimpianto con piante tolleranti o resistenti al batterio Xylella fastidiosa, ai contratti di distretto per la realizzazione di un programma di rigenerazione dell’agricoltura nei territori colpiti, da attuarsi anche attraverso il recupero di colture storiche di qualità;
  • la riduzione a € 4,5 mln annui, a decorrere dal 2019, del limite di spesa entro il quale l’indennità giornaliera onnicomprensiva è riconosciuta ai lavoratori dipendenti da imprese adibite alla pesca marittima nei periodi di fermo non obbligatorio.
  • azzeramento dell’Irpef a carico di circa 400mila coltivatori diretti ed imprenditori agricoli professionali. Dopo la cancellazione avvenuta lo scorso anno di Imu ed Irap, con questo ulteriore sgravio fiscale si arriva a una detassazione per gli agricoltori in 2 anni di oltre 1,3 miliardi di euro. L’abolizione dell’IRPEF agricola è riservata a giovani coltivatori diretti ed agli IAP, imprenditori agricoli professionali.
  • esenzione totale dai contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per i nuovi imprenditori agricoli under 40. Per il quarto ed il quinto anno è previsto un taglio del 50% e del 60%. La misura è stata estesa già dal 2016 per le zone montane e svantaggiate.
  • aumentato di 10 milioni di euro per il 2018 ed il 2019 il fondo per il rilancio del comparto cerealicolo al fine di sostenere l’aumento della qualità del grano italiano e per favorire la conclusione di contratti di filiera che valorizzino il lavoro degli agricoltori.
  • stanziamento di 20 milioni di euro per l’aumento della compensazione Iva per le carni bovine al 7,7% e per quelle suine all’8% per contrastare la crisi del settore zootecnico e tutelare il reddito degli allevatori.
  • impegno per lo sviluppo dell’agricoltura di precisione all’interno del piano Industria 4.0, con estensione del superammortamento ed iperammortamento anche alle imprese agricole con bilancio ed ai contoterzisti per l’acquisto di nuove tecnologie, macchinari ed attrezzature.