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Marmellate e confetture: le differenze e cosa devi sapere

Le differenze tra marmellate e confetture si basano sul tipo e quantità di frutta contenuta in ogni prodotto. Con una buona notizia: fanno bene anche a chi soffre di reflusso.

Differenze tra marmellate e confetture

Un concentrato di vitamine e sali minerali, fatto di zuccheri e polpa di frutta, che non stimola la secrezione gastrica e, quindi, è utile per chi soffre di reflusso gastroesofageo.

Parliamo di marmellate, confetture e composte: nelle prime la percentuale di frutta deve essere almeno del 20%, nelle secondo non deve essere inferiore al 35% e nelle terze deve essere pari almeno al 65%. Con una differenza fondamentale: la marmellata è a base di agrumi, mentre confettura e composta possono essere prodotte con qualsiasi tipo di frutta.

Marmellate e confetture: veri e propri dessert

E’ bene sottolineare che queste tre golosità in vasetto non possono essere considerate sostitutive della frutta fresca. In realtà sono dei veri e propri dolci , da spalmare sul pane tostato o sulle fette biscottate. Povere di proteine e prive di grassi, contengono vitamina A e vitamine del gruppo B, ma anche potassio, sodio, fosforo e magnesio.

Ideali per la prima colazione e per chi pratica sport, possono avere dalle 100 alle 260 calorie per 100 grammi, a seconda della percentuale di frutta.

La scelta di una buona marmellata dipende innanzitutto dai suoi ingredienti. Meno ingredienti ci sono, più il prodotto è genuino. Meglio se con poco zucchero e molta frutta.

La prima cosa da fare, arrivati a casa, è quella di aprire il vasetto per verificare che non faccia il classico rumore clic-clac, che non presenti odori sgradevoli e che non abbia muffe o macchie in superficie.

Essendo molto dolci, tutti questi prodotti vanno poi consumati con moderazione.

Non mangiare troppe marmellate e confetture

Non bisogna mai mangiarne più di 15 grammi al giorno, anche di quelle senza zucchero. La dicitura “senza zucchero”, infatti, significa per legge “senza saccarosio” ma al suo posto possono essere aggiunti sostituti come succo d’uva, glucosio, fruttosio, sciroppo di frutta ed aspartame, un dolcificante chimico, che abbassa le calorie ma anche le qualità nutrizionali.

Marmellate e confetture fatte in casa

Una buona idea è preparare la marmellata in casa. Fondamentale è usare una buona materia prima, ben lavata, e scartare eventuali parti danneggiate.

Al termine della cottura è opportuno invasettare il prodotto a caldo e con chiusura ermetica, conservandolo in cantina.

Attenzioni alle contaminazioni: prendiamo sempre la marmellata con un cucchiaino pulito, senza poi riutilizzarlo per altro. Altra cosa importante è la conservazione del prodotto: una volta aperto, dopo aver prelevato la marmellata, il vasetto si deve richiudere bene e tenere in frigorifero per una corretta refrigerazione. Nel caso si trovino tracce di muffa, è sempre consigliato buttare via il prodotto, soprattutto se contiene poco zucchero.

Rossana Nardacci

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Rossana Nardacci

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