Lo zenzero è una spezia che favorisce la digestione, agisce come anti nausea ed ha proprietà anti influenzali.
Fresco o essiccato, frullato, grattugiato o a fettine, lo zenzero è una spezia originaria dell’Estremo Oriente ed ormai diffusa anche da noi.
Ha un sapore dolce-amaro e pungente allo stesso tempo. A molti piace da solo, ma si accompagna benissimo ad alcuni piatti di carne, pesce, verdure o dolci. Oltre al gusto esotico ha tantissime proprietà curative.
Vediamo allora come trarne il meglio, evitando qualche errore che potrebbe ridurne gli effetti benefici.
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Quello che comunemente viene consumato è il rizoma, cioè la radice della pianta. Si pulisce raschiandolo leggermente con un coltellino, poi è sufficiente risciacquarlo bene e conservarlo in frigorifero per alcuni giorni. Quando possibile è sempre meglio consumarlo crudo. Esso contiene un insieme di sostanze bioattive, i gingeroli, che sono i responsabili del suo tipico sapore pungente. A loro sono dovute anche le principali proprietà benefiche per l’organismo.
Ci sono tantissimi studi che hanno indagato le sue caratteristiche: è un potente anti vomito ed è efficace contro la nausea da indigestione ed anche nei casi di influenza e costipazione.
Viene, inoltre, consigliato per la nausea in gravidanza, un periodo delicato durante il quale non si possono assumere medicinali: lo zenzero è un rimedio approvato, innocuo per il feto, che dà sollievo in poco tempo, basta masticarne qualche fettina, da solo oppure associato alla vitamina B6.
Una grattatina di zenzero favorisce la digestione soprattutto dopo aver consumato un pasto abbondante con cibi ricchi di grasso o fritti misti.
In Oriente viene anche usato come antidolorifico per attenuare i fastidi articolari e da cervicale, il mal di schiena da strappi o per alleviare l’indolenzimento che rimane dopo un intenso esercizio fisico.
L’unica grande controindicazione dello zenzero riguarda chi prende farmaci anticoagulanti.
Lo zenzero potrebbe infatti interferire, anche se moderatamente, con la coagulazione del sangue, soprattutto potenziare l’effetto dei farmaci anticoagulanti.
Ed ovviamente non deve essere consumato da chi è allergico ai gingeroli e, come consiglia il Ministero della Salute, è meglio non venga dato ai bambini che hanno meno di tre anni. Al contrario, può essere assunto da chi soffre di pressione alta: ci sono infatti degli studi che hanno dimostrato che lo zenzero tende ad abbassarla leggermente.
Bisogna stare attenti al gusto, non tutti apprezzano la sua intensità. In commercio si trova anche la polvere essiccata, ma crudo è l’ideale: può essere consumato fresco, a fettine sottili o frullato direttamente con la verdura, nelle zuppe o nelle minestre o con la frutta; grattugiato sulle pietanze dà un tocco di freschezza.
Per conservarlo più a lungo è possibile tagliarlo a fettine sottili ed essiccarlo a temperatura ambiente o al sole.
E per chi non tollera proprio il sapore, ci sono molti integratori alimentari, da prendere dopo i pasti: purchè contengano una buona concentrazione delle sue sostanze attive, per garantire la stessa efficacia.
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