La fittonia è una piantina deliziosa per il fogliame diverso in ciascun esemplare, coloratissimo e disegnato in stile mosaico, come un tappeto tropicale.
Si tratta di una graziosa piantina che, volendo, offre il pregio di essere poco ingombrante: basta avvolgerne i fusti attorno alla chioma e poi su bastoncini, fissandoli con un legaccio, per coltivarla senza problemi di spazio.
Se la lasciamo libera di espandersi, ponendola su un tavolino o una mensola, potremo godere in pieno della bellezza del suo fogliame, caratterizzato da un reticolo di nervature in un colore contrastante: rosso e verde, verde e bianco, verde e giallo, verde e rosa, a formare ricami diversi in ogni esemplare.
In alternativa, sta benissimo anche in basket, appeso al soffitto o ad uno scaffale: i suoi rami fogliosi ricadono mollemente per un particolare “effetto giungla”.
Due sono le specie di fittonia coltivate:
L’apparato radicale della fittonia è molto superficiale e si trova meglio in un vaso poco profondo o in una ciotola, in plastica, di diametro di 16 cm per pianta larga 22 cm.
Si rinvasa ogni 2-3 anni, in primavera, con una parte di terra di foglie e due parti di torba, oppure una parte di terriccio universale e una parte di sabbia di fiume.
Indispensabile un drenaggio perfetto: poniamo 3 cm di ghiaia grossolana o palline di argilla espansa sul fondo.
E’ una pianta facilissima da coltivare, può vivere anche in stanze non molto luminose e comunque mai raggiunta direttamente dai raggi
solari. Ama una temperatura compresa tra 20 e 28 °C, ma tollera bene le alte temperature, mentre la minima è di 12 °C.
Dal mese di Maggio avanzato all’inizio di Settembre la fittonia può stare all’esterno, in luogo ombreggiato; da Ottobre ad Aprile deve vivere in casa lontano da fonti di calore e riparata da correnti d’aria fredda, in luogo mediamente luminoso. L’acqua deve essere abbondante in estate, mezzo bicchiere ogni 2-3 giorni; moderata in inverno ogni 7 giorni, evitando di lasciar asciugare troppo il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.
La concimazione si effettua da Maggio a Settembre ogni 15-20 giorni un prodotto per piante verdi nell’acqua d’annaffiatura.
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La Fittonia argyroneura richiede la cimatura dei fusti striscianti, all’altezza dei germogli giovani, per contenerne lo sviluppo.
Questi pezzetti, soprattutto tra Maggio e Luglio, si possono mettere a radicare per ottenere nuove piante.
• Togli tutte le foglie tranne le due apicali, perché rubano forza all’emissione delle radici.
• Ponili in un vasetto colmo di metà torba e metà sabbia
ben inumidite. Vaporizza ogni giorno il substrato, tenendo il vasetto in ombra luminosa.
Entro un mese si allungheranno.
Succede spesso che la fittonia venga consigliata e venduta come pianta indicata per acquari. Nulla di più falso.
La fittonia non è una specie acquatica e, sommersa, è destinata a marcire nell’arco di breve tempo. Purtroppo, ancora una volta, alla base di questo equivoco c’è un atteggiamento commerciale scorretto ed ingannevole.
Il punto debole della fittonia è la sua incredibile necessità di umidità ambientale che dobbiamo assicurarle in tutte le stagioni. Non facciamole quindi mancare un sottovaso contenente dell’argilla espansa che manterremo costantemente bagnata: il vaso deve stare appoggiato sopra l’argilla, senza toccare l’acqua in cui è immersa.
Altra strategia è quella di vaporizzarla, utilizzando acqua distillata per evitare che si formino incrostazioni di calcare, almeno a giorni alterni per tutto l’arco dell’anno.
Andrà ovviamente tenuta lontana da qualunque fonte diretta di calore.
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