Categorie: Pollice verde

Guida utile alla coltivazione e cura della fittonia

La fittonia è una piantina deliziosa per il fogliame diverso in ciascun esemplare, coloratissimo e disegnato in stile mosaico, come un tappeto tropicale.

Consigli utili su come coltivare la fittonia

Si tratta di una graziosa piantina che, volendo, offre il pregio di essere poco ingombrante: basta avvolgerne i fusti attorno alla chioma e poi su bastoncini, fissandoli con un legaccio, per coltivarla senza problemi di spazio.

Se la lasciamo libera di espandersi, ponendola su un tavolino o una mensola, potremo godere in pieno della bellezza del suo fogliame, caratterizzato da un reticolo di nervature in un colore contrastante: rosso e verde, verde e bianco, verde e giallo, verde e rosa, a formare ricami diversi in ogni esemplare.
In alternativa, sta benissimo anche in basket, appeso al soffitto o ad uno scaffale: i suoi rami fogliosi ricadono mollemente per un particolare “effetto giungla”.

Quali sono le specie di fittonia che si possono coltivare?

Due sono le specie di fittonia coltivate:

  • Fittonia argyroneura, caratterizzata da foglie ovali, opposte, di colore verde brillante segnate dalle nervature bianco-argentee o bianco-crema;
  • F. verschaeffeltii, presenta foglie più grandi, di colore verde oliva scuro, leggermente vellutate e ricoperte da un fitto reticolato di venature rosa-rosso-carminio.
    Non valgono niente, ai fini decorativi, invece i fiori: se compaiono, si trovano tra le brattee che compongono le infiorescenze a forma di spiga, e sono minuscoli e giallastri.

L’apparato radicale della fittonia è molto superficiale e si trova meglio in un vaso poco profondo o in una ciotola, in plastica, di diametro di 16 cm per pianta larga 22 cm.
Si rinvasa ogni 2-3 anni, in primavera, con una parte di terra di foglie e due parti di torba, oppure una parte di terriccio universale e una parte di sabbia di fiume.

Indispensabile un drenaggio perfetto: poniamo 3 cm di ghiaia grossolana o palline di argilla espansa sul fondo.
E’ una pianta facilissima da coltivare, può vivere anche in stanze non molto luminose e comunque mai raggiunta direttamente dai raggi
solari. Ama una temperatura compresa tra 20 e 28 °C, ma tollera bene le alte temperature, mentre la minima è di 12 °C.

Dal mese di Maggio avanzato all’inizio di Settembre la fittonia può stare all’esterno, in luogo ombreggiato; da Ottobre ad Aprile deve vivere in casa lontano da fonti di calore e riparata da correnti d’aria fredda, in luogo mediamente luminoso. L’acqua deve essere abbondante in estate, mezzo bicchiere ogni 2-3 giorni; moderata in inverno ogni 7 giorni, evitando di lasciar asciugare troppo il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.

La concimazione si effettua da Maggio a Settembre ogni 15-20 giorni un prodotto per piante verdi nell’acqua d’annaffiatura.

LEGGI ANCHE: Consigli utili su come curare le dalie

Come riprodurre la piantina di Fittonia

La Fittonia argyroneura richiede la cimatura dei fusti striscianti, all’altezza dei germogli giovani, per contenerne lo sviluppo.
Questi pezzetti, soprattutto tra Maggio e Luglio, si possono mettere a radicare per ottenere nuove piante.

• Togli tutte le foglie tranne le due apicali, perché rubano forza all’emissione delle radici.

• Ponili in un vasetto colmo di metà torba e metà sabbia
ben inumidite. Vaporizza ogni giorno il substrato, tenendo il vasetto in ombra luminosa.
Entro un mese si allungheranno.

Succede spesso che la fittonia venga consigliata e venduta come pianta indicata per acquari. Nulla di più falso.
La fittonia non è una specie acquatica e, sommersa, è destinata a marcire nell’arco di breve tempo. Purtroppo, ancora una volta, alla base di questo equivoco c’è un atteggiamento commerciale scorretto ed ingannevole.

Il punto debole della fittonia è la sua incredibile necessità di umidità ambientale che dobbiamo assicurarle in tutte le stagioni. Non facciamole quindi mancare un sottovaso contenente dell’argilla espansa che manterremo costantemente bagnata: il vaso deve stare appoggiato sopra l’argilla, senza toccare l’acqua in cui è immersa.
Altra strategia è quella di vaporizzarla, utilizzando acqua distillata per evitare che si formino incrostazioni di calcare, almeno a giorni alterni per tutto l’arco dell’anno.
Andrà ovviamente tenuta lontana da qualunque fonte diretta di calore.

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