Recensioni

Cascina Bosco Fornasara, il luogo ideale per mangiar sano e vivere in salute

L’Azienda Agricola Marinone è un’azienda agricola biologica a conduzione familiare costituita da Roberto, chinesiologo-contadino che conduce le terre di famiglia, Ilena, antropologa-oricoltrice dedita all’Autoproduzione e Cloe, la ragione, il motivo principale per cui Roberto ed Ilena si impegnano a coltivare le terre nel rispetto della natura e del futuro della piccola.

Il contatto con la natura, la scelta di vivere lontano dal caos della città ed in mezzo alle risaie ha portato questa famiglia meravigliosa a credere che uno stile di vita diverso sia possibile.

La loro mission è quella di arrivare ad impattare sempre meno, lavorando in sinergia con l’ambiente ed i suoi equilibri, limitando l’inquinamento atmosferico e delle acque, preservando la biodiversità.

Inoltre l’Azienda Agricola collabora con l’Associazione Burchvif, la quale gestisce, a pochi metri dalla Cascina uno degli ultimi canneti della Lomellina, fondamentale e di grande importanza per la conservazione di alcune specie di uccelli di interesse comunitario come il Tarabuso, l’Airone rosso, il Porciglione ed il Tarabusino. Questi organismi acquatici trovano ricovero nei solchi presenti in ogni risaia che permangono allagati durante le asciutte garantendo la sopravvivenza della microfauna acquatica. Tutti gli organismi acquatici  difficilmente riuscirebbero a sopravvivere sul terreno non allagato.

Una cascina restaurata secondo i criteri della Bioedilizia

L’Azienda Agricola Marinone ha sede a Cascina Bosco Fornasara, Nicorvo (PV), nella cascina Ottocentesca ereditata dai nonni di Roberto. Recentemente è stata restaurata secondi i criteri della bioedilizia, usando terra, paglia e legno.

Si tratta di un’azienda completamente biologica dal 2016. Nel 2018, nell’ambito del concorso “Cambiamo Agricoltura” è stata premiata alla trentesima edizione di Festambiente di Legambiente a Rispescia.

Inoltre l’Azienda è stata scelta per “l’impegno nella salvaguardia della biodiversità e per le buone pratiche agricole messe in atto, che testimoniano come il cambiamento del modello agricolo in chiave sostenibile sia effettivamente realizzabile”.

I metodi di coltivazione della Cascina Bosco Fornasara

Al fine di rendere fertile e produttivo il terreno, l’Azienda Agricola Marinone fa affidamento a sovesci, rotazioni e false semine, le quali hanno lo scopo di contrastare l’impoverimento del terreno dovuto alla coltivazione continua del suolo, aumentare la biodiversità degli agro-sistemi e contrastare le infestanti ed i patogeni delle colture.

Vengono praticate solo le lavorazioni del terreno indispensabili, evitando sia arature profonde sia livellamenti. Ed in parte di terreni, si applicano i principi dell’agricoltura conservativa.

Ad esempio, durante la primavera, nei campi coltivati a riso, viene praticata la semina a spaglio su sodo, un sistema di coltivazione che si basa sull’assenza di qualsiasi tipo di lavorazione meccanica del terreno e che garantisce così una ridotta erosione del suolo.

I benefici ambientali di questa tecnica di coltivazione sono consistenti e la rendono una preziosa alleata nella lotta ai cambiamenti climatici.

Non vengono utilizzati fertilizzanti, erbicidi, antiparassitari e fungicidi di alcun tipo, neanche quelli consentiti in agricoltura biologica. La maggior parte dei semi vengono riprodotti privilegiando antiche varietà di cereali, ortaggi e legumi, i quali vengono seminati in consociazione ad erbe spontanee, siepi ed alberi.

Principalmente vengono prodotte antiche varietà di riso, quali Carnaroli e Rosa Marchetti, miglio e grano saraceno.

I prodotti vengono essiccati al calore naturale del sole o a bassa temperatura con bruciatore  a GPL, il quale non lascia residui ed ha un basso impatto ambientale.

Inoltre l’Azienda Agricola utilizza procedimenti meccanici, più lenti e meno aggressivi, al fine di mantenere le proprietà organolettiche dei chicchi e salvaguardare le risorse naturali, oltre che garantire un prodotto sano e di massima qualità.

Alla scoperta dei grani antichi: il riso Rosa Marchetti ed il miglio

Il riso Rosa Marchetti o Resiliente è uno dei grani antichi completamente autentici e naturali.

Si tratta di una varietà antica di riso, molto ricercato per il profumo particolare che rilascia in fase di cottura ed anche per il sapore caratteristico. Inoltre la sua consistenza morbida sui lati e croccante al centro, lo rende perfetto sia da degustare solo, sia come accompagnamento a piatti a base di verdure. Ma anche in preparazioni fredde come le insalate estive.

Nella versione integrale conserva tutte le sue caratteristiche organolettiche ed il sapore inconfondibile.

Noi lo abbiamo degustato con molto piacere realizzato questo fantastico Riso Resiliente con funghi porcini.

Ingredienti:

  • Riso Rosa Marchetti 320 g
  • Funghi porcini 400 g
  • Brodo vegetale 1 lt
  • Cipolla dorata 1
  • Aglio 1 spicchio
  • Burro 30 g
  • Olio extra vergine di oliva 2 cucchiai
  • Sale fino q.b
  • Pepe nero q.b

Per mantecare e guarnire:

Grana padano e prezzemolo tritato

Procedimento:

  • Scaldare l’olio in una padella antiaderente e far soffriggere leggermente uno spicchio d’aglio, alzare la fiamma ed aggiungere i funghi porcini tagliati a pezzi.
  • Rosolare i funghi a fuoco vivace per circa 10 minuti in modo che prendano colore, poi aggiungere sale e pepe e togliere dal fuoco.
  • Nel frattempo mondare e tritare finemente la cipolla. Sciogliere il burro in una casseruola, aggiungere la cipolla e lasciatela cuocere dolcemente per 10-15 minuti, aiutandovi.
  • Quando la cipolla si sarà sciolta, unire il riso e farlo tostare per un paio di minuti. Portarlo a cottura aggiungendo il brodo un po’ alla volta e mescolando spesso. Non appena il riso sarà molto al dente, unire i funghi porcini e finire la cottura, regolando di sale e pepe se necessario.
  • Una volta cotto, mantecare il riso a fuoco spento aggiungendo il burro ed il Grana Padano e mescolare bene.
  • Guarnire con prezzemolo fresco tritato ed il Riso Rosa Marchetti ai funghi porcini è pronto per essere servito!

Insalata di miglio con pomodori, olive e basilico

Il miglio è un cereale molto piccolo e rotondo di colore giallo, conosciuto fin dalla Preistoria. Nell’antichità  veniva consumato quasi quotidianamente insieme ad altri tipi di cereali, legumi e verdure. È ricco di sali minerali tra cui ferro, magnesio, silicio, potassio e calcio. Contiene vitamina A e soprattutto molte tipologie di vitamina B. E’ inoltre un cereale gluten-free. Quindi può essere consumato anche da persone che soffrono di celiachia.

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 g di miglio
  • 400 ml di acqua
  • 2 pomodori rossi
  • olive nere
  • basilico fresco
  • olio extra vergine di oliva
  • sale q.b

Procedimento:

Il miglio non ha bisogno di ammollo e andrebbe cotto preferibilmente in una casseruola con il doppio di acqua rispetto alla quantità di cereale. In questo modo conserva al meglio tutte le sue proprietà.

Portare a bollore l’acqua in un pentolino e regolare con il sale. Chiudere con il coperchio e proseguire la cottura per circa 20-25 minuti, mescolando di tanto in tanto.

Scolare il miglio con un setaccio e  lasciare intiepidire.

Tagliare a pezzettini i pomodori e le olive.

Unire in una ciotola il miglio, il pomodoro, le olive ed il basilico. Condire con l’olio ed aggiustare se necessario con sale e pepe.

Lasciare riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore e servire.

Rossana Nardacci

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