La zucca mantovana è l’ingrediente basilare della cucina tradizionale, ortaggio povero di zuccheri, eppure dolce e saporito.
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Come accade per il maiale, della zucca mantovana non si butta via niente. Neppure la buccia ed i semi, dei quali si possono ricavare sfiziosi stuzzichini. E’ un ortaggio dolce ma poco calorico. E soprattutto facile da coltivare. Le zucche infatti non hanno bisogno di concimazioni particolari, resistono alla siccità, agli insetti ed alle malattie. Per questo sono anche verdure molto salutari.
Quelle che crescono nella zona di Mantova hanno varietà diverse. La più famosa è quella chiamata “Cappello del Prete”, di grande qualità e con caratteristiche peculiari che hanno permesso agli agricoltori locali di farle guadagnare il riconoscimento di “Prodotto Agroalimentare Tradizionale”.
Frutto della famiglia delle cucurbitacee, la zucca sembra avere origini antiche, con radici che si perdono nell’Asia e nell’America Centrale. Da qui pare sia stata introdotta in Europa a partire dal XVI secolo. Da quel momento è entrata a pieno titolo nella cultura locale con una sua precisa connotazione simbolica e rituale. A fine Ottobre, ad esempio, la zucca diventa protagonista anche della festa di Halloween, celebrazione che punta ad esorcizzare la paura di demoni, streghe e fantasmi, divenuta ormai parte delle tradizioni italiane.
Oggi è quasi impossibile non identificare la zucca con la città di Mantova ed il suo territorio. Si tratta di una delle aree di maggiore produzione di questo multiforme frutto autunnale.
In gastronomia la zucca è alla base di molti piatti locali, come i classici tortelli, gli gnocchi ed il risotto. Senza dimenticare le frittelle ed i dolci che dalla zucca ricevono un aroma ed una consistenza del tutto particolari. Insomma nella cucina mantovana, la zucca, regina della tavola in autunno, rappresenta un elemento irrinunciabile, apprezzato in tutte le sue versioni.
E’ anche un elemento ricco di virtù, dal basso apparto calorico (circa 17 calorie per 100 grammi di prodotto), povero di zuccheri semplici e per questo molto leggero, ricco di vitamine A e C, con proprietà digestive, lassative, diuretiche e rinfrescanti.
Per essere buona, la zucca deve essere fresca, matura e dalla consistenza soda. Per verificare se è pronta per essere mangiata, deve emettere un suono sordo quando la si picchietta con le dita.
Il suo picciolo, poi, deve risultare morbido e ben fissato. La buccia della zucca in buone condizioni è pulita e priva di ammaccature.
Spesso è possibile acquistarla già tagliata a pezzi: in questo caso occorre prestare attenzione al fatto che la parte esposta all’aria non sia troppo asciutta e che i semi siano umidi.
Intere le zucche si conservano lungo tutto il periodo invernale se tenute al buio in un ambiente fresco ed asciutto. Possono così essere consumate, come prescrive la tradizione, anche per tutto il periodo del Carnevale.
I pezzi di zucca possono essere conservati anche in frigorifero, ben avvolti nella pellicola trasparente. La polpa, inoltre, può essere tranquillamente congelata, avendo cura di riporla in contenitori capienti.
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