Saporito e salutare, lo zenzero è una robusta radice profumata, ingrediente prezioso dalle innumerevoli proprietà benefiche.
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Sotto forma di infuso, ad esempio tisana zenzero e limone, concilia il buon sonno. Consumato fresco ripulisce e profuma la bocca. Aggiunto in polvere nelle salse regala uno specialissimo ed inconsueto tocco di sapore: lo zenzero è un “superfood” che in poco tempo si è conquistato uno spazio tutto suo in cucina, anche grazie alle preziose virtù esercitate sul nostro organismo.
Originario dell’Asia Tropicale (dove viene chiamato “radice della salute), lo zenzero è una pianta erbacea perenne dal cui rizoma si ricava una spezia aromatica e piccante. Da noi questa radice, il cui nome scientifico è Zingiber officinale, è entrata in voga solo da qualche anno ed è diventata famosa grazie alla cucina giapponese proposta in tanti ristoranti.
Si tratta però di una spezia conosciuta e consumata da millenni. Greci e Romani la importavano dall’India e la consideravano una prelibatezza. Mentre nel Medioevo veniva chiamata “gengevo” ed era un ingrediente ricercato ed apprezzato in cucina.
I medici dell’antichità attribuivano a questa pianta un grande valore. C’era chi la riteneva capace di scaldare e calmare lo stomaco e chi, come Pitagora, la considerava un buon antidoto contro il morso dei serpenti velenosi.
Per molti era una sostanza “calda”, afrodisiaca, corroborante. Gli arabi, per esempio, assumevano zenzero mescolato con il miele per dare più vigore alle loro prestazioni sessuali.
Le antiche popolazioni, insomma, non si limitavano ad utilizzare l’aromatico rizoma nelle preparazioni alimentari, ma conoscevano bene le sue proprietà mediche e curative e lo consumavano anche per contrastare diversi malanni.
In Italia fino a poco tempo fa si poteva reperire lo zenzero unicamente nella sua versione essiccata e polverizzata.
Oggi è diventato un alimento “di tendenza” ed il suo utilizzo massiccio ha agevolato una diffusione capillare. La maggior parte dei supermercati lo propone in vendita anche fresco, in bella vista sugli scaffali del reparto ortofrutta. È la tappa conclusiva di un lungo viaggio, perchè le maggiori quantità di questa spezia giungono a noi da Continenti lontani. Cina ed India producono il 35% dello zenzero consumato dal mercato globale. Indonesia e Thailandia sono i Paesi che ne traggono il reddito maggiore, mentre dalla Giamaica arriva “ginger” di ottima qualità.
In Italia la ricercata radice non viene coltivata in maniera estensiva. Cresce in piccole serre o orti, spesso destinata ad un utilizzo familiare.
La cucina asiatica abbina spesso lo zenzero a spezie come la noce moscata, il cardamomo o la cannella.
La radice fresca è ingrediente imprescindibile nei piatti di curry di legumi e anche nelle preparazioni a base di pollo. In diversi Paesi orientali viene venduto agli angoli delle strade, proposto a pezzi, cristallizzato con lo zucchero.
In Giappone le radici più morbide sono affettate e messe in salamoia con succo di limone, sale e pepe per accompagnare il sushi.
Nell’area occidentale questa pianta viene usata tradizionalmente per aromatizzare pane, torte e biscotti. Ottima abbinato al miele ed al cioccolato amaro, alle noci.
Con il profumato rizoma si producono anche bevande come il celeberrimo ginger ale, il “Ginger Wine”, un vino inglese e in Grecia, una birra allo zenzero.
Le proprietà dello zenzero ne giustificano il suo uso in cucina e per la preparazione delle bevande.
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