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Un’idea nata dalla volontà di due aziende molto note nel territorio viterbese: l’Azienda Agricola Sansoni e l’Azienda Agricola I Scecchi.
Un progetto iniziato nell’Agosto del 2017, nato da una grande amicizia e soprattutto da un gruppo di persone molto affiatate. L’Azienda Agricola Sansoni è costituita da Giuseppe, Olivia e Carolina, i quali si occupano esclusivamente di agricoltura biologica ed ecosostenibile nel territorio nepesino.
L’ Azienda Agricola I Scecchi, termine derivante dal dialetto catanese e che vuole dire Gli Asini, costituita da Andrea Lo Cicero, Testimonial Ufficiale Zafne, ex pilone della Nazionale di Rugby, noto volto televisivo, il quale si occupa dell’allevamento di asini, giunti direttamente dai Monti Iblei e dalla sorella Irene Agata, psicologa e psicoterapeuta cognitivo- comportamentale in formazione. Quest’ultima si occupa di onoterapia, la terapia assistita praticata con gli asini. Una tipologia di pet therapy che si basa sulla relazione uomo-asino, attraverso cui si vuole favorire il massimo potenziamento delle capacità di sviluppo della persona. Irene si occupa anche della narrazione fotografica del progetto Zafne.
Il termine Zafne nasce dall’unione di Zaf che sta per Zafferano e Ne che sta ad indicare il territorio di appartenenza in cui viene coltivata questa spezia pregiata. Parliamo di Nepi, città di circa 9550 abitanti in provincia di Viterbo che si sviluppa su un promontorio tufaceo, costeggiato da due profondi canaloni, scavati dal Rio Puzzolo e dal Rio Falisco.
Un territorio particolarmente adatto alla coltivazione dello zafferano, poiché vi sono delle faglie in cui scorrono abbondanti acque minerali e sulfuree. Terreni fertili e di origine vulcanica che donano una particolare qualità, unicità e caratteristica olfattiva.
Le terre di Zafne sorgono lungo un tratto della famosa Via Francigena, popolata in ogni momento e periodo dell’anno da pellegrini che amano ristorarsi nelle pause sotto gli alberi presenti lungo le proprietà, e della Via Amerina.
Il processo di coltivazione e raccolta dello zafferano è esclusivamente manuale e segue le tecniche tradizionali. La pianta produce più fiori in tempi diversi. Quelli aperti devono essere raccolti a mano senza danneggiare quelli che devono ancora schiudersi, ripetendo l’operazione man mano che i fiori si aprono.
I fiori, nascono una volta l’anno, esattamente in Autunno, fra il mese di Ottobre e Novembre. Vengono raccolti all’alba, ancor prima che si schiudano. Questo per garantire la qualità della spezia racchiusa nei preziosissimi tre stimmi rossi. I fiori sono subito sfogliati a mano e gli stimmi posti in forni a bassa temperatura per iniziare il processo di essiccazione.
La spezia, così ottenuta, è conservata in contenitori di vetro ermetico.
La quantità finale di zafferano che si ricava da un singolo fiore è ridottissima. Ciò spiega l’alto prezzo finale del prodotto.
Gestire lo zafferano, durante la raccolta e nel resto dell’anno, è una vera sfida. E per i tutti i componenti di questo valido progetto è stata sia una sfida che una scommessa, alla quale tutti si sono dedicati con passione ed impegno. E’ stato un vero lavoro di squadra che ha portato ad un grande risultato: Zafne.
Ingredienti per 5 persone:
Procedimento:
Ingredienti per 4 persone:
Procedimento:
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