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E’ situata a Bossolasco, un piccolo Comune in Provincia di Cuneo, in Piemonte, nota anche come “Perla delle Langhe”, ad indicare la bellezza particolare che lo distingue dagli altri paesi delle Langhe.
La Cascina dispone di due sole suite di 45 mq l’una. La prima, denominata Suite Art, poichè
ogni elemento racconta una parte dei proprietari e di come vivono la loro creatività: i materiali utilizzati, quali cemento, metallo e legno convivono in una dimensione armonica e fuori da ogni logica.
La seconda, chiamata Suite D’La Paja, è caratterizzato da un carro, elemento chiave della camera, risalente al 1840. Esso veniva utilizzato per il trasporto della paglia dalle località montane.
Ogni complemento d’arredo segue, appunto, il tema della paglia.
Cascina Facelli non è la solita casa ristrutturata ma un luogo del cuore, della tranquillità ritrovata e soprattutto dell’accoglienza unica dei proprietari, Ermanno e Tiziana. Dal loro amore e dalla loro complicità è nato questo progetto di vita coltivato nel tempo come un sogno e che si è trasformato poi in realtà. Da una città, Savona, si sono trasferiti in questo paesino a 780 m di altitudine nel quale hanno ritrovato il contatto con la terra, con i suoi ritmi più sani e benefici.
Ermanno, un vero e proprio artista, capace di trasformare oggetti in disuso in pezzi unici che raccontano storie semplici ed antiche.
Tiziana alle prese con la natura e con quel nuovo mondo che non aspettava altro che questi due proprietari, i quali hanno dato vita ad un posto magico. Una cascina di design, un design che nasce da uno spiccato senso artistico e da una capacità di saper cogliere l’essenza sia della materia prima sia delle sue infinite possibilità.
Dove? Se non in un contesto agrario sano, tranquillo, lontano sia da fonti di inquinamento sia da arterie stradali come quello in cui vi è ubicata Cascina Facelli, poteva essere coltivato lo Zafferano di Alta Langa..
Lo Zafferano ha origini antichissime. Nel tempo questa spezia ha affascinato Egizi, Greci e Romani, fino a giungere ai nostri giorni.
Si ricava dagli stigmi del fiore del Crocus sativus, una pianta bulbosa delle iridacee. È originaria dell’Asia Minore e si coltiva in molte regioni dell’Europa meridionale, soprattutto in Spagna ed in Italia.
La raccolta e la lavorazione dello zafferano richiede molta manodopera. Infatti, la stessa pianta produce più fiori in tempi diversi. Quelli aperti devono essere raccolti a mano chiusi.
La raccolta avviene tra la fine di Ottobre e l’inizio di Novembre. Bisogna poi staccare, sempre a mano, la parte superiore del pistillo, lo stigma, il quale deve essere essiccato.
La quantità finale di zafferano che si ricava da un singolo fiore è ridottissima. Tutto questo spiega l’alto prezzo finale del prodotto.
Il confezionamento dello Zafferano di Alta Langa in pistilli viene effettuato esclusivamente in stimmi interi al fine di garantire la qualità e la purezza del prodotto.
Esso ha un sapore molto intenso e coinvolge romanticamente tutte le papille gustative. Presenta un profumo acuto ed un forte potere colorante.
Lasciando in infusione i pistilli di Zafferano di Alta Langa in un’attenta selezione di mieli, quali acacia, castagno e melata, Tiziana ed Ermanno, hanno dato vita al Miele allo Zafferano di Alta Langa. Un prodotto unico e molto particolare che noi abbiamo avuto il grande piacere di degustare, realizzando poi queste due ricette:
Ingredienti:
Procedimento:
1.Disporre in una ciotola la farina con al centro lo zucchero,le uova, il burro, la vaniglia, il sale, la scorza grattugiata di limone, un cucchiaino di grappa ed il lievito.
2. Lavorare gli ingredienti incorporando man mano la farina, fino ad amalgamare tutti gli ingredienti e formare così un panetto morbido.
3. Poggiare l’impasto su una spianatoia infarinata e formate delle palline.
4. Friggere le castagnole un po’ alla volta a fuoco moderato in abbondante olio, rigirandole nella padella finché risulteranno ben gonfie e dorate.
5.Sollevare le castagnole con una schiumarola e poggiarle su un foglio di carta assorbente.
6. Mettere le castagnole calde su un piatto da portata e guarnire con il miele allo Zafferano di Alta Langa.
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