Analizzando i vari tipi di dieta per dimagrire scopriremo un mondo fatto di scelte nette e rigorose, a volte estreme ma molte di sicuro di moda.
Dieta vegetariana e vegana ma non solo. Oggi molti di noi sono attratti da altre e diverse proposte alimentari.
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Le domande che ci dobbiamo porre sono: i vari tipi di dieta saranno tutti ottimali sotto il profilo della salute? Quando un tipo di dieta dimagrante può aiutarci a perdere peso e come farla in sicurezza? Scopriamolo analizzando le caratteristiche delle diete più famose.
Punta molto su alimenti freschi e di stagione, frutta(compresa quella secca a guscio) e verdura, oltre a germogli, alghe, semi oleosi ma anche pesce e carni bianche, riducendo comunque drasticamente il consumo di cibi industriali. I metodi di cottura sono sempre light e gli alimenti freschi sono ricchi di sali minerali e vitamine. Bisogna consumare abbastanza pesce e carne, per non rischiare carenza di vitamina B12.
Qui si lascia largo spazio a pesci d’acqua dolce e salata, oltre a frutta, verdura, cereali, legumi, uova e latticini. Si avvicina abbastanza alla dieta mediterranea e può essere seguita anche per periodi lunghi. Aggirare l’eventuale problema delle concentrazioni di mercurio o altre sostanze tossiche nel pesce, sia scegliendo più spesso tipologie di taglia piccola sia informandosi bene sui luoghi in cui viene pescato.
Chi la segue si nutre quasi esclusivamente di frutta fresca, cruda o cotta, e frutta secca. Parliamo di un regime alimentare particolarmente ricco di fibre, vitamine ed antiossidanti. Si tratta di un’alimentazione molto sbilanciata. Se si porta avanti costantemente si rischia di sviluppare carenze di proteine, ferro, calcio, altri minerali e vitamine.
La flexitariana è un tipo di alimentazione quasi vegetariana, limita soprattutto la carne processata (affumicata, inscatolata) ed i salumi, mettendo in primo piano il consumo di frutta e verdura fresca, oltre a cereali integrali, legumi, semi oleosi, uova e latticini. Anche al pesce viene riservato uno spazio. Questa tipologia di nutrizione può essere adottata come modello alimentare, visto che si consumano anche uova, legumi, semi oleosi e latticini però è sempre bene farsi seguire da uno specialista.
Il cosiddetto raw food prevede il consumo esclusivo o prevalente di cibi crudi poco lavorati e preferibilmente biologici. Si può seguire per un paio di settimane se, per esempio, problemi di stipsi. Non va bene sul lungo periodo, perchè un’alimentazione equilibrata deve comprendere il consumo di cibi crudi o cotti. Non è adatta a chi ha il colon irritabile o altre malattie dell’intestino.
Si evitano tutti gli alimenti che contengono il glutine, come frumento, orzo, segale, kamut, farro. Seguire un regime nutrizionale senza glutine è ottimale per chi è allergico o intollerante a questa sostanza. Chi non ha problemi verso tale non deve mai privarsene. Per chi soffre di gonfiore addominale, l’ideale è alternare il consumo di farine tradizionali con altri cereali, quali riso o pasta di mais.
A base soprattutto di riso e pasta all’olio, patate, carne bianca, poca verdura e frutta cotta. Secondo le nostre nonne, era infallibile per tutti i problemi gastro-enterici. Quando se ne sente il bisogno, pasti leggeri e facili da digerire vanno benissimo, anche perchè sughi elaborati, ragù e pesto possono risultare pesanti, specie se si è soggetti a gastriti, reflusso o diverticolosi.
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