Originaria della Grecia, ancora prima che in Italia arrivò in Francia, portata dai Fenici, che già apprezzavano le sue qualità.
Ricchissima di vitamine, sali minerali e zuccheri, l’uva aiuta a stimolare l’appetito
Sin dal suo arrivo in Italia, sono note le sue proprietà diuretiche e disintossicanti.
Le varietà sono tante ma vengono suddivise in due gruppi: quelle a buccia bianca, con acini di colore giallo e quelle di colore nero, a cui appartengono anche le rosate e le grigie.
Nel primo gruppo rientrano: l’Italia, la più pregiata, con acini grossi e croccanti; la Regina di forma allungata; la Moscato, molto dolce; la Thompson, priva di semi.
Tra le nere ricordiamo la Cardinal, con acini tondi e croccanti e la Concord di origine americana.
A seconda poi dell’utilizzo finale, si distinguono in uve da tavola ed uve da vino, anche se la distinzione non è netta e sono numerose le varietà utilizzate per entrambi gli usi. Vanno ricordate anche quelle da essiccare. La più conosciuta è la Sultanina, di piccole dimensioni ma sono diffuse anche quella di Corinto di colore tendente al blu e la Malaga, con acini grossi di colore chiaro.
Quali sono le proprietà dell’uva?
L’uva è ricchissima di vitamine, sali minerali e zuccheri. Stimola l’appetito ed ha proprietà diuretiche e lassative. E’ anche molto nutriente, tanto che qualcuno l’ha ribattezzata il “latte-latte”.
Ha una sola controindicazione: essendo ricca di zuccheri (in un kg ce ne sono 150 g) dovrebbe essere evitata da chi soffre di diabete.
Riguardo la pulizia, si consiglia di lavarla molto bene sotto l’acqua corrente al fine di togliere ogni traccia indesiderata.
La buccia a volte può essere un pò spessa e può dar fastidio: si può eliminare ma richiede pazienza! Della pianta si usano le foglie: nella cucina greca e mediorientale vengono sbollentate, farcite, soprattutto con riso e cotte in umido.
Consigli utili su come acquistare la giusta uva
Preferite sempre grappoli con il gambo di colore verde brillante e sempre turgido, mai secco.
Controllate che gli acini siano ben attaccati al picciolo perchè con il tempo tendono a staccarsi. Per conservarli al meglio, sistemateli in un solo strato in un cesto di vimini, in modo che l’aria possa circolare tra i chicchi che così non marciranno. Consumate l’uva sempre entro una settimana al massimo, a meno che non sia già piuttosto matura al momento dell’acquisto. In questo caso meglio tenerla in frigo.