I germogli sono una vera e propria riscoperta di un prodotto che è sempre esistito nell’Antichità fin dal 3000 a.C, quando il grande erbario di medicina cinese Pen Tsao attribuì ai germogli di soia effetti terapeutici contro crampi, disturbi intestinali, edemi e molto altro, fino ad arrivare nel 2001, quando la navetta spaziale Atlantis portò con sé in orbita semi da far germogliare in assenza di gravità.
Quali sono i vantaggi e le proprietà nutrizionali dei germogli?
I germogli contengono alte percentuali di proteine, vitamine, sali minerali ed altre sostanze benefiche come fibre e acidi grassi essenziali. Rientrano tra i cibi disintossicanti ed anti tossine.
Le proteine presenti possono arrivare al 35% e queste proteine vegetali sono meglio assimilabili poiché fornite in forma semplice di singoli amminoacidi. Alcuni germogli contengono tutti e 8 gli amminoacidi essenziali (ad esempio l’alfa-alfa).
A differenza degli ortaggi che, una volta raccolti, cominciano progressivamente a perdere potere nutrizionale, i germogli non perdono contenuto nutritivo. Sono costituiti da enzimi metabolici, vivi e vitali, che servono a mantenere il nostro corpo sano grazie alle loro funzioni di sintesi e trasformazione cellulare.
Sono alimenti molto sazianti: ciò significa che mangiandoli il nostro senso di fame viene appagato molto velocemente e questo permetterà una riduzione di quantità nel consumo di cibo risultando così di aiuto nelle diete dimagranti senza però incorrere nel rischio di carenze.
Sono inoltre alcalinizzanti e questo, secondo alcuni studi, permette una protezione da numerose malattie e forme di malessere causate proprio da una eccessiva acidificazione del corpo.
Composizione e proprietà nutrizionali dei germogli
La composizione in generale di un germoglio è suddivisa dall’ 85% di acqua, dal 5% al 35% di proteine, da lipidi, zuccheri solubili, vitamine, minerali ed altre sostanze nutrizionali e salutari.
Il contenuto energetico dei germogli è molto elevato, grazie alla presenza di zuccheri allo stato semplice e quindi veloci da metabolizzare ed utilizzare anche immediatamente da parte del corpo. Anche se sono altamente energetici non contengono grassi complessi e l’apporto calorico di 100 gr di germogli si aggira intorno ai 45 Kcal.
Le proteine vegetali dei germogli permettono di inserire nella nostra dieta le percentuali corrette di proteine giornaliere necessarie senza però associarci grassi come accade nel caso degli alimenti di origine animale. Inoltre hanno poche calorie ed ovviamente non contengono colesterolo, ottima combinazione per una dieta naturale e salubre.
La parte lipidica è sotto forma di glicerolo ed acidi grassi che sono così più disponibili dei grassi complessi e quindi più salutari.
Le vitamine presenti nei germogli sono una riserva eccezionale e comprendono tutte le vitamine del gruppo B, il retinolo (vitamina A), vitamina C (antiossidante e antinvecchiamento) e tante altre a seconda del singolo germoglio. L’eccezionalità dei germogli è proprio la percentuale estremamente alta di vitamine che accrescono anche sino a 400% rispetto al seme non germogliato e quindi diventano un ottimo integratore naturale.
I sali minerali hanno alte percentuali nei germogli ed essenzialmente troviamo sodio, ferro, calcio, potassio e fosforo. Gli altri minerali sono presenti in percentuali differenti a seconda dei singoli germogli.
Molte sostanze presenti nei germogli ,oltre ad essere nutrienti, hanno anche altre funzioni salutari (ad esempio sono anticancerogene).
La presenza di enzimi vivi e vitali già pronta nei germogli permette di integrare questi preziosi elementi che solitamente l’organismo deve produrre autonomamente con dispendio di forze ed energia; dato che i germogli sono ricchissima fonte di enzimi, è possibile attingere da questi alimenti senza mettere sotto sforzo il nostro organismo ed aiutandolo in molti processi metabolici e fisiologici.
Come avviene il passaggio da seme a vero e proprio prodotto biologico?
Il seme portato alle giuste condizioni di acqua e temperatura si attiva secondo le fasi della germinazione, procedendo verso la sua naturale crescita. Viene messo in ammollo in acqua per il periodo necessario alla sua germogliazione.
Grazie alla giusta irrigazione, dal seme spunta una nuova vita, il germoglio. Ora è il momento di essere raccolto e lavato per rimuovere radici e cuticole in eccesso.
Una volta raccolto e ben ripulito, il germoglio viene centrifugato, in modo da essere pronto per il confezionamento per la vendita sia a singolo pezzo che per grosse distribuzioni GDO.
Grazie a comode confezioni, i germogli si conservano bene in frigorifero a una temperatura inferiore agli 8°C per circa 10 giorni.
Uso dei germogli in cucina
L’utilizzo dei germogli a scopo alimentare è antichissimo. I primi testi che ne documentano l’uso risalgono al 5000 a.C.. Si tratta di testi di medicina tradizionale cinese che esaltano le proprietà antinfiammatorie e rinforzanti dei germogli, i quali vengono indicati in particolar modo nei casi di carenze vitaminiche.
Inoltre le popolazioni, sia nelle epoche più fredde o nelle zone più sottoposte alla sferza del gelo, sia durante le grandi marce verso la guerra, utilizzavano maggiormente i germogliper far fronte all’alto consumo di proteine, vitamine ed enzimi da parte del metabolismo sotto stress.
Una delle popolazione più conosciute al mondo per il loro incredibile fisico e per la loro longevità sono gli Hunza. Questo popolo, che vive nella zona settentrionale dell’India, ha come base essenziale della propria alimentazione proprio i germogli. Infatti anche in questi luoghi le condizioni di vita sono estremamente rigide e le forme di agricoltura e di coltivazione non si sono molto sviluppate se non nella crescita e germogliazione dei semi.
In molte ricette tradizionali nel mondo sono presenti i germogli quali ingredienti per la produzione di pane e focacce oppure nelle insalate miste, mescolati con altre verdure anche cotte o semplicemente soli in mix di germogli.
Per mantenere tutti i nutrienti e le sostanze benefiche dei germogli, il consumo crudo è in assoluto il migliore.
I germogli possono essere consumati singolarmente o in mix di germogli che rendono anche più gradevole e completo il gusto e la composizione di nutrienti.
Si possono preparare insalate miste diverse per ogni stagione che insieme alle innumerevoli verdure e ad altri alimenti naturali possono essere la base in cui aggiungere i nostri preziosi germogli crudi.
Creme e frullati, patè ed estratti sono altri modi per ottenere dai germogli crudi infinite preparazioni di accompagnamento per piatti di varie portate.
Le preparazioni a caldo vanno dallo sbollentamento veloce dei germogli, alla frittura, alla stufatura, alla cottura e ad altri procedimenti termici che utilizzano i germogli come singoli ingredienti o in mix con altri cibi.
Il modo più semplice dopo il trattamento termico per consumarli è quello di aggiungere un filo di olio e condire a piacere con sale e spezie. Mentre se pensiamo a preparazioni più elaborate per diversi tipi di piatti possiamo creare dei sughi con pomodori e verdure, degli sformati o delle crocchette in cui i germogli diventano ingredienti degli impasti, dei ripieni o soltanto creme e paté di accompagnamento ai piatti.
Non tutti i germogli sono commestibili ed esistono germogli tossici.
Noi abbiamo avuto il grande piacere di degustare varie tipologie di germogli, tra cui l’alfa- alfa, il Kohlrabi Red, la bietola rossa, la cipolla, il Tatsoi Tanga, il Ravanello rosso ed il porro, prodotti dalla Fattoria dei Germogli, azienda specializzata nella produzione e vendita dei germogli.
L’ azienda, situata presso Campi di Bisenzio (FI), opera su una superficie di circa 400 mq. E’ dotata di moderne strumentazioni per la produzione dei germogli e di ambienti continuamente rinnovati ed adattati alle vigenti normative in campo alimentare. E’ inoltre autorizzata con bollo sanitario CE IT SG 090 2.
I prodotti biologici sono certificati dall’ICEA nel Sistema Informativo del Biologico (S.I.B. ).
La mission dell’azienda è quella di garantire un prodotto sano e controllato. Infatti lavora nel rispetto delle regole dell’autocontrollo aziendale HACCP e nelle assidue verifiche eseguite da parte di personale dalla ASL Toscana Centro.
Le numerose analisi di autocontrollo hanno evidenziato che i processi di produzione e confezionamento vengono correttamente eseguiti.
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