Il genere Begonia comprende oltre 1600 specie ed un’infinità di ibridi. Tra le begonie da interni che fioriscono da Aprile ad Ottobre una delle più belle tornata oggi di grande attualità è la Begonia Corallina, detta anche begonia ibrida “Tamaya”. Essa viene inserita nel gruppo detto delle begonie a canna o a bambù e che si distingue dalle altre per le caratteristiche infiorescenze pendule di colore rossa che persistono quasi ininterrottamente sulla pianta, se fatta crescere nel giusto ambiente.
Ibridata negli anni ’80 del secolo scorso, la Tamaya, begonia a marchio registrato, era venduta in vaso legata ad un’alta canna nuda, sormontata da un ciuffo di foglie allungate e maculate, da cui ricadevano le infiorescenze di color rosa corallo. Piacque subito e scoppiò una vera e propria Tamaya-mania: tutti la volevano e tutti la compravano, nonostante il costo piuttosto elevato.
Negli anni successivi, tuttavia, molti esemplari rimasero invenduti sia perchè “passati di moda” sia perchè si erano verificati problemi di coltivazione: chi aveva portato a casa la pianta, aveva visto cadere i fiori dopo pochi giorni e la forma spoglia appariva un pò sgraziata.
Di recente, la stessa pianta è riapparsa con il nome della specie Begonia corallina, migliorata nella forma, nella fioritura e con foglie particolari e decorative, ritrovando posto nei nostri appartamenti.
Caratteristiche della begonia corallina
Le foglie sono allungate, lanceolate, con margine ondulato, verde chiaro. Esiste anche una varietà “maculata” con foglie verde scuro macchiate di bianco. I fiori sono infiorescenze ricadenti di colore rosa corallo. Si tratta di piante molto rigorose, i cui rami tendono ad allungarsi ed a lignificare nel tempo. Se il fusto principale si allunga molto, richiede un sostegno; se, invece, si vuole mantenere un portamento contenuto, occorre potare di frequente; i rami tagliati si possono utilizzare come talee.
Come coltivare la begonia corallina?
Come molte altre Begonia a radici fascicolate, anche “Tamaya” si adatta a posizioni luminose ma non in pieno sole; la temperatura ideale per una crescita prosperosa si aggira tra i 20 ed i 26° C e non deve scendere sotto i 15° C.
Deve essere annaffiata con regolarità in base alla temperatura ed all’umidità dell’ambiente, bagnando abbondantemente ma senza eccessi.
La pianta va mantenuta sempre in condizioni di umidità ideale. Se le temperature diurne sono alte e quelle notturne basse, in ambienti tendenzialmente secchi, si possono manifestare attacchi di mal bianco, ma basta riportare l’umidità a valori più elevati per contenere la malattia. Se,invece, l’umidità è eccessiva, si possono sviluppare dei marciumi.
Il terriccio deve essere ricco, sciolto e consentire un ottimo drenaggio.
Il rinvaso necessario
Quando la pianta è giovane soprattutto in considerazione della grande esuberanza della crescita, è opportuno rinvasarla annualmente, in modo che il substrato sia sempre fresco. Il vaso va cambiato anche se la pianta è un nuovo acquisto e si trova nel vasetto da vivaio.
Scegliere un contenitore il cui diametro sia più grande del precedente di 2 cm.
Si estrae la pianta con il pane di terra dal vaso vecchio oppure da quello di acquisto.
Si dispone sul fondo del vaso nuovo uno strato di terriccio universale alleggerito, il comune substrato per le piante da appartamento. Sopra si pone la pianta, in modo che non affondi e non sia troppo rilevata: il colletto deve essere circa un cm più basso del bordo del vaso.
Si colma il vaso con il nuovo substrato, pressandolo leggermente per assestare bene la pianta.