Sinforicarpo, la pianta “dalle bacche bianche”. Come coltivarla?

Un nome molto esotico per un bell’arbusto a foglie caduche che può raggiungere i due metri di altezza e che può essere facilmente coltivato anche in vaso purché grande e profondo. Ama le posizioni soleggiate, ma tollera anche la mezz’ombra; non teme il gelo invernale.

All’inizio dell’estate produce piccoli grappoli di fiorellini bianco-verdastri che a fine estate lasciano il posto a decorative bacche tondeggianti color porpora (o bianche nella varietà Albus).

Le bacche rimangono sulla pianta per diverse settimane durante l’inverno, risultando particolarmente gradevoli quando il giardino è spoglio; possono essere utilizzate per creare originali decorazioni domestiche.

Il sinforicarpo è un arbusto rustico che si adatta facilmente a qualsiasi tipo di terreno purché mediamente fertile e ben drenato. Va messo a dimora in autunno e va bagnato da marzo a ottobre, badando di non far seccare il terreno durante le settimane più calde. Per ottenere i migliori risultati, concimiamo con letame maturo all’inizio della primavera.

Se coltivato in vaso forniamo ogni due settimane del concime per piante da fiore insieme all’acqua per tutto il periodo vegetativo.

Consigli utili per moltiplicare il Sinforicarpo 

Il Sinforicarpo si riproduce per seme ma molto più facilmente per talea, divisione dei rizomi e talvolta anche mediante la separazione dei succhioni che crescono alla base della pianta.

  1. La semina si effettua a fine inverno a cavallo dei mesi di febbraio e marzo in semenzaio protetto.
  2. I semi estratti dai frutti o bacche ben mature si lasciano asciugare all’aria per 12 ore.
  3. Si prepara un semenzaio con terriccio specifico per la semina.
  4. Si stratificano i semi sul terriccio ben umido.
  5. Si coprono i semi con vermiculite o sabbia grossolana.
  6. Si riveste il semenzaio con un foglio di plastica trasparente per assicura un adeguato grado di umidità e a giorni alterni per favorire la germinazione si nebulizza  il terriccio con acqua a temperatura ambiente e possibilmente non calcarea.