Come avere tanti fiori in terrazzo anche in autunno

Giunti ormai alla fine dell’estate, possiamo organizzare il nostro terrazzo per avere ricche fioriture per i prossimi tre mesi.

Nella seconda metà di agosto le temperature cominciano ad abbassarsi e questo dà modo alle piante di tornare a vegetare.
La maggior parte delle specie che crescono alla nostra latitudine tendono a rallentare il loro sviluppo per difendersi dal caldo.
La traspirazione infatti, necessaria anche per il normale raffreddamento delle foglie, è a livelli tali da imporre un rallentamento per evitare di sprecare l’acqua disponibile.
È proprio durante la calura estiva che la pianta inizia a produrre il sughero, una sostanza che tende a ridurre la portata di linfa verso le zone perimetrali. È proprio questo processo che porterà, tra qualche settimana, alla completa occlusione dei vasi, al cambiamento di colore delle foglie e al loro completo disseccamento.
Nonostante questo processo in atto, le piante sono più che mai vitali e tornano a produrre nuova vegetazione per sfruttare al massimo la luce e le sostanze disponibili.
Alcune mandano così a maturazione i loro frutti o i loro semi, altre iniziano ad accumulare risorse per l’inverno, altre ancora fioriscono proprio adesso, sfruttando gli insetti impollinatori meno “distratti” da altre fioriture.

Piante da esterno: quando e quanto innaffiare?

Piante da esterno: quando e quanto innaffiare?

Le cure necessarie alle nostre piante in vaso sono limitate al mantenimento di un terriccio umido e alla fornitura di un concime completo che ne supporti lo sviluppo e l’accumulo di sostanze di riserva.
In questo periodo molte piante lignificano i fusti per difenderli dal freddo invernale, altre completano il loro ciclo sfruttando tutte le risorse disponibili. La concimazione diventa allora particolarmente importante per dar modo alla pianta di ripristinare quanto
consumato durante la bella stagione, predisponendola a superare l’inverno.

Le frequenti annaffiature delle settimane precedenti hanno probabilmente dilavato molti dei sali minerali disponibili nel terreno che risulta,in questo periodo, particolarmente povero e sfruttato.

Una corretta concimazione mette in grado la pianta di proseguire la sua fioritura fino a tutto ottobre.

Quali sono le piante da esterno che si possono tenere in terrazzo?

  • ACONITO. Erbacea il cui fiore ricorda nella forma un elmo antico. Estremamente tossica, produce numerosi fiori color violetto, riuniti in racemi simili a spighe. È presente come pianta spontanea in tutto l’arco alpino.
  • AGLIO. Pianta perenne, dalla bella fioritura tardo-estiva, che cresce bene in posizioni soleggiate. I fiori sono di colore viola chiaro e permangono fino a novembre. Non supera generalmente i 30 cm di altezza.
  • AMARYLLIS. Questa pianta molto diffusa ha fiori rosa (ma esistono varietà di altri colori). Ha foglie lucide, verde e scuro e lunghi steli che recano all’apice un’infiorescenza formata da 6-10 fiori a forma di tromba.
  • ANEMONE DEL GIAPPONE. L’anemone giapponese o settembrino prevede numerosi ibridi derivati da incroci tra specie diverse,
    apprezzati per l’abbondanza della fioritura tardo-estiva. I fiori sono rosa o bianchi, semplici o doppi.
  • BRACHYCHITON. È un vero e proprio albero, originario dell’Australia, caratterizzato da fiori rossi fuori e rosati internamente. Prima della fioritura la pianta tende a spogliarsi delle foglie anche se non completamente.
  • BRUGMANSIA. Cresce facilmente nei giardini mediterranei dove raggiunge un’altezza di 2 metri. Produce fino ai primi freddi grandi fiori imbutiformi, profumati, da cui il nome popolare di “trombone degli angeli”.
  • CERATOSTIGMA. Arbusto perenne con fusti sottili arcuati che seccano completamente in inverno, ma ricrescono a primavera. Da giugno fino alla fine di settembre produce numerosi fiori a imbuto riuniti in grappoli.
  • CICLAMINO. Il Cyclamen neapolitanum è molto diffuso nelle regioni centrali e meridionali dove cresce spontaneo nel sottobosco. I fiori della specie base sono di colore rosa scuro, ma esistono varietà con tonalità diverse.
  • COLCHICO. Chiamato anche falso zafferano, è una bulbosa che fiorisce nel tardo autunno e fino a novembre. È una pianta velenosa; si distingue dal croco perché fiorisce ora e il fiore ha sei stami invece di tre.
  • CORTADERIA. Erbacea perenne dalla crescita veloce, ideale per bordure in posizioni soleggiate o a mezz’ombra. Le sue infiorescenze sono vistose pannocchie apicali, argentee e piumate, che si formano in estate.
  • DIPLADENIA. Rampicante sempreverde apprezzato per il suo fogliame e per le fioriture vaiopinte ed abbondanti. Nota anche come Mandevilla splendens, ha fiori di colore bianco o rosso che durano 3-4 giorni sulla pianta.
  • ERITHRINA. Chiamata anche Albero del corallo per le sue infiorescenze rosse e brillanti, questa specie prevede varietà con fioriture tipicamente autunnali, riunite in racemi terminali eretti.
  • GAURA. Chiamata anche “Fior di orchidea” per i suoi fiori, è una pianta rustica in grado di sopportare bene la siccità. Ama le zone a mezz’ombra e produce da giugno e per cinque mesi fiori bianchi o rosati.
  • IBISCO. Originaria della Cina, questa pianta può essere coltivata sia in giardino sia in vaso. Ha foglie marginate e infiorescenze imbutifomi costituite da cinque petali che permangono tutta l’estate fino ai primi freddi.
  • IOCROMA. Pianta mediterranea con grandi foglie verdi ovali che può raggiungere 2 metri di altezza. Produce, da luglio fino a tutto settembre, fiori tubolari di colore viola più o meno intenso, disposti in grappoli.
  • IPOMEA. Annuale rampicante dalla crescita molto veloce, che produce per tutta l’estate e fino a ottobre fiori di colore blu-viola striati, molto decorativi. Si semina a primavera per coprire grate, pergole o per decorare le siepi.
  • LAGERSTROEMIA. Arbusto o alberello di discrete dimensioni caratterizzato da una bellissima fioritura dall’inizio dell’estate fino a alla fine di settembre. I suoi fiori, riuniti in pannocchie, possono essere bianchi, rosa o porpora.
  • LANTANA. Pianta perenne a portamento arbustivo con foglie decidue, adatta alle aiuole come al vaso. I suoi fiori sbocciano di un colore e lo mutano col passare dei giorni. Esiste in molti colori secondo la varietà.
  • LAVANDA. Nota come “Lavanda d’Egitto”, è un’erbacea non più alta di 50 cm, leggermente profumata. Cresce
    spontanea lungo le coste del Mediterraneo. È una specie molto rara oggetto di progetti di conservazione.
  • LEONOTUS. Nota anche come “Coda di leone” è una specie molto interessante, benché poco diffusa. Le sue infiorescenze assomigliano a fuochi d’artificio; fiorisce a partire da settembre e prosegue fino a tutto ottobre.
  • LEUCOFILLO. Pianta molto resistente alla siccità, caratterizzata da un fogliame grigio e felpato (come la salvia) e da fiori di colore rosa intenso, quasi viola che iniziano ad agosto e proseguono initerrotte fin quasi a ottobre.
  • NERINE. Bulbosa caratterizzata da una rosetta di numerose foglie lanceolate da cui si sviluppano più steli terminanti con una infiorescenza composta da fiori con petali nastriformi bianchi, rosa, rosso o amaranto.
  • PANDOREA. Rampicante sempreverde vigoroso che produce grandi fiori a tronbetta, di colore chiaro, con gola di colore rosa acceso, delicatamente profumati. Esistono anche varietà con fiori gialli o arancioni.
  • PLUMBAGO. Rampicante caduco caratterizzato da fusti sottili, semilegnosi che possono raggiungere 2 mt di lunghezza. Da giugno fino ai primi freddi produce numerosi fiorellini a trombetta azzurro cielo.
  • RUSSELLIA. Originaria del Messico, è una pianta perenne con fusti lunghi, sottili e ricadenti. Le foglie sono piccole e strette, mentre i fiori sono tubolari e grandi, di colore rosso-aranciato che sbocciano fino a ottobre.
  • SALVIA COCCINEA. Pianta coltivata a scopo ornamentale, vigorosa e caratterizzata da una generosa fioritura. Ama il pieno sole e fiorisce da maggio fino all’autunno. Ideale per bordure, raggiunge 2 metri di altezza.
  • SALVIA LEUCANTHA. Questa salvia dispone di foglie profumate di colore grigio verde. Le spighe sono formate da molti fiori
    di colore bianco-rosato che si aprono alla fine dell’estate fino ai primi freddi.
  • SCHIZOSTILIS. Pianta perenne caratterizzata da un fiore grande, di colore rosso acceso che compare da settembre anovembre. La pianta raggiunge 60 cm di altezza ed è ideale per bordure in posizioni assolate.
  • SOLANUM. Arbusto sempreverde dal portamento rotondeggiante che da aprile fino ai primi freddi produce innumerevoli
    fiorellini viola, con centro giallo, riuniti in piccoli mazzetti. Ai fiori seguono delle bacche arancioni.
  • STERNBERGIA. Bulbosa di piccole dimensioni simile al crocus, di origine mediterranea. Produce fusti sottili su cui spuntano in settembre fiori singoli di colore giallo dorato che resistono fino a novembre. Tende a inselvatichirsi.
  • TAGETE. Arbusto perenne sempreverde, aromatico, caratterizzato da numerosi fiori di colore giallo-arancione che si aprono in settembre e permangono fino ai primi freddi. Si sviluppa bene al sole e alla mezz’ombra.
  • TECOMA. Pianta diffusa nelle zone costiere e nelle regioni più temperate. Ha sviuppo cespuglioso o rampicantema può essere coltivata anche come alberello. I fiori imbutiformi sono di colore rosso-arancione.
  • TUMBERGIA. Rampicante sempreverde che può raggiungere 5 metri di altezza, caratterizzata da fiori lunghi da 6 a 8 cm, di colore blu lavanda con la gola bianca. I fiori appaiono nel periodo estivo e proseguono fino a ottobre.
  • VERBENA. Erbacea perenne rustica se posta in posizione soleggiata, caratterizzata da una fioritura prolungata e abbondante da aprile fino a ottobre. Il fiore è composito e di color malva chiaro. È ideale come fondo delle bordure.
  • ZEFIRANTES. Nota come “Giglio della pioggia”, fiorisce nella tarda estate e per tutto l’autunno con fiori bianchi, sfumati
    di rosso, con vistosi stami giallo oro. Dove l’inverno è mite, il bulbo può restare in terra tutto l’anno.

Se alcune delle piante sopracitate ci piacciono, ma non siamo certi del loro possibile effetto nel nostro giardino, possiamo molto semplicemente acquistarle in vaso ora e provare a disporle senza trapiantarle nella zona che abbiamo scelto per loro.
Questo ci consentirà di valutare facilmente se l’esposizione è corretta e le dimensioni che assume la pianta crescendo nelle
prossime settimane. Ci permette anche di valutare i corretti accostamenti cromatici, le dimensioni, le effettive esigenze idriche.
Solo quando siamo certi del risultato che intendiamo ottenere, e probabilmente a fine fioritura, possiamo trapiantare le nostre
nuove piantine in modo definitivo.