Bonus green: istruzioni per l’uso

Bonus green: istruzioni per l'uso

Circondarsi di piante e fiori fa bene sia alla salute sia al portafogli

Circondarsi di piante e fiori fa bene sia alla salute sia al portafogli

Hai intenzione di rinnovare il tuo giardino o, all’insegna sempre del green, il tuo balcone o terrazzo?

Oppure ti piacerebbe creare una nuova area verde, magari approfittando dei giorni di ferie estivi ma anche di Settembre ed Ottobre, con un clima meno caldo e più adatto per i lavori di semina e piantagione? Se la risposta è sì, sappi che anche quest’anno potrai usufruire di uno sconto sulle tasse, il cosiddetto bonus verde. Ma di cosa si tratta?

  • Tetto massimo di 5000€. Il bonus verde è stato istituito con la Legge di bilancio del dicembre 2017 per il 2018 e prorogato anche a quest’anno. Quindi per le spese sostenute entro il 31 Dicembre 2019. Il bonus consiste, così come avviene per altre agevolazioni, per esempio quelle sui lavori di ristrutturazione della casa o di efficientamento  energetico o per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in una detrazione delle imposte. Nel caso del bonus verde, la detrazione è del 36% sull’Irpef per le spese sostenute quest’anno fino ad un massimo di 5000€ per unità immobiliare (singola o a livello di condominio). Quindi per ogni 100€ spesi ne potrai risparmiare 36 in tasse. Lo sconto, per usufruirne devi dichiararlo nel prossimo 730 o nel Modello Redditi del 2020 sul 2019, deve essere spalmato in dieci anni. Calcolando la spesa massima di 5000€ che dà diritto a 1800€ di sconto sulle tasse, potrai versare 180€ in meno di imposte all’anno appunto per dieci anni. Essendo una misura in qualche modo legata all’unità immobiliare lo sconto riguarda anche inquilini o usufruttuari se sono loro a sostenere la spesa. Inoltre il bonus viene trasmesso al nuovo proprietario in caso di vendita (salvo patti diversi) o all’erede in caso di decesso.
  • Le spese detraibili. Possono rientrare nel bonus i costi sostenuti e documentati con fattura (oltre che pagati con sistemi tracciabili come assegni bancari e postali, bonifici, pagobancomat e carte di credito) per la sistemazione a verde di aree scoperte private. Quindi la fornitura e messa a dimora di piante o arbusti, la riqualificazione di tappeti erbosi, con esclusione di quelli utilizzati per uso sportivo con fini di lucro, il restauro ed il recupero del verde relativo a giardini di interesse storico ed artistico, la realizzazione di coperture a verde di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi e giardini pensili.

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito, attraverso le Faq, che gli interventi devono avere natura straordinaria, con la conseguenza che sono agevolabili le opere che si inseriscono in un intervento relativo all’intero giardino o all’area interessata, consistente nella sistemazione a verde ex novo o nel radicale innovamento dell’esistente.

La spesa per piante in vaso rientra nel bonus verde a patto, però, che faccia parte di un “più ampio” intervento di sistemazione a verde delle unità immobiliari residenziali e non sia il semplice vaso che acquisti e metti sul balcone.

Il bonus verde, inoltre, spetta anche per spese straordinarie come le grandi potature o la collocazione di siepi (in questo caso se esegui una recinzione, avrai diritto anche al bonus del 50% come ristrutturazione) e la riqualificazione di aree incolte ed anche per i costi sostenuti per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino ad un importo massimo complessivo sempre di 5000€ per unità immobiliare ad uso abitativo. In questo caso ha diritto alla detrazione, per cui serve la certificazione dell’amministratore, il singolo condomino nel limite della sua quota.

Nel caso di interventi di sistemazione a verde eseguiti nel singolo appartamento oltre che sulle parti comuni (il giardino, per esempio) sappi che il diritto alla detrazione spetta su due distinti limiti di spesa (così il tetto sale a 10000€).

Infine, quando gli interventi riguardano immobili adibiti ad attività commerciali, dell’arte o della professione, la detrazione si riduce alla metà.