I semi di chia sono piccoli ma ricchissimi di nutrienti e sostanze preziose con proprietà benefiche sul nostro organismo.
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In America vengono considerati “supplemento nutrizionale dietetico” dalla Fda, l’ente governativo che regolamenta gli alimenti ed i farmaci. Il che significa che i semi di chia hanno davvero proprietà nutrizionali che li rendono straordinari.
Questi semini minuscoli, che declinano le varie tonalità del grigio, hanno caratteristiche eccellenti.
Per la maggior parte di noi sono una scoperta recentissima, ma già nell’antichità i semi di chia erano considerati dotati di proprietà magiche ed, insieme ad amaranto, fagioli e mais, costituivano la semenza base della dieta quotidiana delle popolazioni dei Maya ed anche degli Aztechi.
A dispetto del nome ufficiale che è Salvia hispanica, questa pianta è originaria del Messico: i semi di chia furono portati dai conquistadores in Spagna, dove attecchirono a meraviglia, tanto da indurre i botanici a ritenere che fosse appunto originari di quelle zone.
In lingua Maya “chia” significa forza. Da un punto di vista nutrizionale i suoi semi parrebbero davvero in grado di offrire molta energia.
Sotto il profilo dei macronutrienti contengono carboidrati ed in una percentuale inferiore proteine e grassi. Con diverse importanti annotazioni: avendo un indice glicemico veramente basso sono ottimali anche per i diabetici.
Contengono però anche molti grassi. Tuttavia si tratta essenzialmente di Omega 3, quelli cosiddetti “buoni”, che sono veri e propri antinfiammatori naturali, che abbassano trigliceridi ed il colesterolo cattivo nel sangue e prevengono le malattie cardiovascolari.
Anche sul piano dei micronutrienti questi semini sono preziosi: hanno una concentrazione di ferro superiore a quella presente negli spinaci, battono persino il latte di mucca per la percentuale di calcio che, oltretutto, essendo di derivazione vegetale è più assimilabile. Offrono inoltre un contenuto di magnesio superiore a quello dei broccoli e la loro quota di potassio è maggiore di quella delle banane.
Per contro, contengono poco sodio, quindi vanno bene anche per chi è iperteso.
Sono poi molto ricchi di fibre, con ricadute positive sulla digestione e sulla regolarità intestinale, a parte il fatto che assorbendo una grande quantità di acqua aiutano ad offrire un senso di sazietà, importante anche nelle diete dimagranti.
Oltre a questo rappresentano una vera miniera di vitamine A, C, B6 E B12: caratteristica grazie alla quale si pensa che possano rafforzare il sistema nervoso e la capacità di concentrazione.
Un ulteriore punto a loro favore è dato dall’elevatissima presenza di antiossidanti, le molecole che combattono le malattie cronico-degenerative ed in particolare quelle neuro-degenerative.
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