Prebiotici cosa sono e dove si trovano?

I prebiotici non sono da confondere con i probiotici, si trovano in numerosi alimenti e nutrono la flora intestinale influenzando anche l’umore.

Dove sono contenuti i prebiotici?

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I prebiotici sono stati identificati per la prima volta nel 1993 dal biochimico Marcel Roberfroid. Lo scienziato notò che alcune sostanze erano capaci di arrivare intatte nell’intestino crasso. Proprio in quest’area dell’intestino notò che venivano utilizzate dalla flora intestinale.

I prebiotici oltre ad alimentare i batteri intestinali buoni, svolgono una serie di attività benefiche sull’intero organismo.

Essenzialmente sono contenuti negli alimenti di origine vegetale, dunque frutta, verdura, semi oleosi e cereali integrali. Di solito le linee guida per una corretta alimentazione consigliano di assumere ogni giorno circa 30/35 grammi di fibra. Ma come si raggiungono? Basta rispettare la famosa regola  delle 5 porzioni quotidiane di vegetali, 2 o 3 di verdura e 2 o 3 di frutta che assicurano il giusto introito di nutrienti.

Per porzione si intende, ad esempio, un frutto intero (mela, pera, arancia) o 2/3 piccoli (albicocche, susine), un piatto abbondante di insalata, mezzo piatto di verdure cotte o crude, una coppetta di macedonia o un bicchiere di spremuta o centrifugato.

Teniamo conto che, nei 30/35 grammi raccomandati le fibre si distinguono poi tra solubili ed insolubili, a seconda che resistino o meno alle prime fasi digestive e possano essere utilizzate dalla microflora intestinale. Quindi non tutte hanno una funzione prebiotica ma di certo con le 5 porzioni raccomandate riusciamo ad introdurne la quantità ideale.

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Differenza probiotici e prebiotici

Spesso confusi tra loro, probiotici e prebiotici sono due sostanze del tutto diverse ma collegate nell’importante funzione di mantenere il benessere generale dell’organismo. Se i primi, noti come “fermenti lattici”, sono microrganismi vivi che colonizzano l’intestino ed hanno un impatto benefico sulla salute, gli altri costituiscono il loro nutrimento e ne aiutano la sopravvivenza.

Proprietà dei prebiotici

Nello specifico i prebiotici sono componenti non digeribili del cibo, appartenenti alla famiglia dei carboidrati. Questi stimolanti per batteri si comportano come fibre superando indenni i processi digestivi. Questi enzimi arrivati nell’intestino, vengono “mangiati” da una o più specie batteriche considerate utili per l’uomo. I prebiotici, a questo punto, stimolano la crescita e l’attività batterica.

Dunque per essere definite tali, queste sostanze devono raggiungere integre il colon, senza subire sostanziali modifiche delle proprie caratteristiche ed avere la capacità di essere fermentate dalla microflora intestinale, nutrendola in maniera selettiva. Per questo vengono spesso chiamate “colonic food”, perché solamente nel colon cedono energia e substrati metabolici, cioè nutrienti.