L’ortoterapia si rivela utile soprattutto nella riabilitazione di persone che hanno acquisito varie disabilità, fisiche o psichiche.
Soprattutto negli anziani con patologie involutive ma anche in adulti con problematiche di tipo psichico o da disadattamento e negli adolescenti con disagi di vario tipo.
Per i motivi citati, in strutture apposite, il verde e la sua cura sono utili anche a pazienti colpiti dall’Alzheimer, anche solo nel ruolo di fruitori, perché l’orto e le piante a volte possono contribuire a rievocare e recuperare ricordi e sensazioni legati alla natura, che possono aiutare persone confuse a ritrovare vecchi punti di orientamento mentale ed a sentirsi, quindi, un po’ più sicure.
A patto però che, nel giardino o nel parco, il verde abbia un ordine o una disposizione ben precisi. Ciò serve onde evitare che possano, al contrario, sentirsi ancora più confuse.
A livello amatoriale, produrre e raccogliere i frutti dell’orto vuol dire anche consumare prodotti freschi di stagione e, così, arricchire l’alimentazione di vitamine e Sali minerali importanti per la salute che, qualche volta, sono invece carenti negli ortaggi presenti sui banchi dei supermercati, a causa dei lunghi tempi che la loro distribuzione richiede.
Zappare, seminare, innaffiare: gesti preziosi che rigenerano il corpo e la mente e ci aiutano a riconnetterci con la natura ed a rispettare i suoi tempi.
In campagna o in città, non importa dove. Coltivare un orto può diventare un toccasana per corpo e mente. Soprattutto degli anziani che spesso a casa si sentono “in prigione”. In questo modo possono dare sfogo a quella che può diventare una vera passione. In questo contesto terapeutico gli anziani possono scoprire un modo piacevole e gratificante per mantenersi in forma e rallentare il processo di invecchiamento. Ma anche chi, in altre età, è alle prese con seri problemi fisici o mentali può trovare in questa attività ricreativa uno strumento valido per recuperare le abilità compromesse.
Grazie all’ortoterapia è possibile stare all’aria aperta per zappare, seminare, strappare erbacce, innaffiare e prendersi cura delle piante. Ciò significa adottare uno stile di vita attivo e praticare quella moderata attività fisica tanto raccomandata dai medici, soprattutto nella terza età, per combattere la sedentarietà, conservare il peso forma e contribuire a tenere lontani malattie cardiovascolari e problemi psicofisici.
Inoltre sviluppa anche l’attività motoria, le capacità manuali e la coordinazione occhi-mani-braccia. Ma i benefici si fanno sentire soprattutto su mente e spirito.
Abituarsi a rispettare i tempi della natura vuol dire anche saper “rallentare” e riscoprire il gusto dell’attesa, attenuando ansia e stress.
Occuparsi di un orto consente di dedicarsi ad un’attività dai risultati concreti, gratificanti e di migliorare così il tono dell’umore e rafforzare l’autostima. Ed anche spesso ti permette di incontrare persone che condividono la stessa passione e di socializzare. Così si può dire addio alla solitudine ed in certi casi alla depressione. Questo è il vero obiettivo dell’ortoterapia.
La mente è stimolata anche dall’imparare a conoscere le piante da coltivare e quali sono i periodi giusti per semina e raccolta. Durante le terapie occupazionali dell’ortoterapia si imparano anche i trattamenti di cui hanno bisogno le piante per difenderle da malattie e parassiti. Lo stesso vale per il trattamento del terreno.
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