La famiglia degli oli vegetali è piuttosto affollata, per questo bisogna conoscerli bene. Scopriamo insieme quali sono e quali proprietà posseggono.
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L’olio extravergine di oliva è la star incontrastata. Ma quali sono gli altri oli vegetali più comuni?
Quello extravergine che molti usano nella frittura, a torto, è invece adattissimo, in quanto resistente alle alte temperature.
Ha una composizione affine a quella dell’extravergine di oliva, è ricco di potassio, fosforo, magnesio e resveratolo. Resistente all’ossidazione, è valido non solo per la cottura a temperature medio-basse. Ma anche nella frittura, per chi non ama il sapore troppo intenso dell’olio di oliva.
Rappresenta un’ottima scelta per le cotture ad alta temperatura. E’ particolarmente ricco di acido laurico, un acido grasso che può migliorare i livelli di colesterolo, aiutare ad uccidere i batteri, aumentare il senso di sazietà e mantenere in salute il cervello. Attenzione, però, bisogna scegliere l’olio di cocco esclusivamente nella varietà extravergine. Lo si può trovare al supermercato nel reparto dei cibi etnici oppure si può ordinare online.
Ha un’alta quantità di acidi grassi insaturi ma irrancidisce facilmente e non è adatto per fritture o cibi caldi.
Di composizione simile a quello di girasole. Ricco di acido linoleico e vitamina E. Solitamente è però estratto con solventi.
Un recente studio evidenzia come in cottura gli oli di girasole e mais sprigionino sostanze tossiche (aldeidi) sino a 200 volte in più dei limiti indicati dall’Oms.
Importantissima fonte di acido Alfa Linoleico (Ala), l’acido grasso vegetale della serie Omega 3. Benefico per cuore e cervello, utile nel ridurre la pressione sanguigna e per migliorare la glicemia. Essendo ricco di grassi polinsaturi, è bene utilizzarlo solo a crudo, per condire l’insalata, ad esempio. Va conservato in un luogo buio e fresco per minimizzare i processi ossidativi e va consumato in fretta una volta aperto.
Contiene, per esempio, semi di soia, di mais, sesamo, colza, girasole, cartamo o palma. E’ quindi importante leggere il contenuto in etichetta. Si tratta di un prodotto trasformato, raffinato e ricco di acidi grassi Omega 6.
Gli oli di semi sono quelli più a rischio di sviluppare con il calore i grassi insaturi trans che aumentano il colesterolo Ldl, quello “cattivo” e diminuiscono quello “buono”, l’Hdl con un doppio effetto negativo sulla salute cardiaca. Quindi non vanno usati per friggere e nelle preparazioni che richiedono alte temperature, come in forno.
Si consiglia di acquistare solo oli vegetali “estratti a freddo”, cioè con spremitura meccanica e non raffinati, ossia lavorati chimicamente con solventi, che possono portare alla formazione di acidi trans.
Tutti gli oli vegetali temono luce, aria e calore. Quindi vanno acquistati in latta o in bottiglie di vetro scuro rivestite di alluminio e conservati chiusi ed in luogo fresco.
Se friggendo notiamo una schiumetta bianca, indice della formazione di sostanze tossiche, significa che l’olio non è adatto, anzi è dannoso.
Infine, sul fronte della linea, si ritiene che gli oli vegetali siano più leggeri dell’extravergine di oliva, invece l’un per l’altro sviluppano tutti circa 900 calorie per 100 grammi di prodotto.
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