Il cotoneaster è una pianta diffusissima in tutta la nostra Penisola
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Il nome scientifico di questa pianta è Cotoneaster che deriva dal greco e significa “simile al Cotogno”. Il nome volgare è il cotognastro. La pianta è di origine asiatica ed africana (Africa de Nord) e si diffuse in Europa solo agli inizi del XVII secolo.
Appartiene alla famiglia delle rosacee ed ha l’aspetto di arbusto a rami striscianti o ricadenti. Le foglie, intere, persistenti o caduche, sono lucenti sulla pagina superiore e bianco-argentee, ricoperte di lanugine, su quella inferiore. I fiori, bianco o rosa, sono piccoli e poco decorativi.
Il Cotoneaster, che vive bene sia al sole sia all’ombra, ha bisogno di un terreno leggero, permeabile, ben drenato, piuttosto acido e mosto a sabbia di fiume in parti uguali.
Piantatelo a fine inverno a ridosso di vecchi muri o di grosse pietre e l’effetto decorativo sarà dei più notevoli, che siano esemplari isolati, bordure o siepi, ma anche cassette su terrazzi e balconi.
Il cotoneaster: pianta rustica con poche pretese
Il cotognastro ama vivere in un terreno fresco ma mai inzuppato di acqua: bastano 2 litri d’acqua a settimana per ciascun esemplare. Non servono potature, a meno che non si renda necessario “contenerla” per motivi di spazio.
Si tratta di un cespuglio sempreverde. La moltiplicazione avviene per sempre, in aiuola o in cassetta (tenendo all’ombra il seme fino a germinazione avvenuta), in primavera; oppure per talea semi legnosa, a fine Agosto.
I Cotoneaster ben sopportano i rigori invernali: nel Settentrione il paesaggio “diluito” dalle nebbie è vivacizzato dalle sue improvvise pennellate rosso corallo.
Una specie spontanea in Italia, anche se poco diffusa, è il Cotoneaster Integerrima, alto fino a due metri, con i rami tortuosi, foglie ovali arrotondate verde scuro sulla pagina superiore e bianche cotonose su quella inferiore; i fiori dai tenui rosa, fioriscono abbondantemente in Aprile e le bacche di colore rosso porpora sono presenti sulla pianta dall’inizio dell’autunno e per tutto l’inverno. Sono le classiche piante per scarpate.
Consigli utili su come curare il cotognastro
Il cotognastro è una pianta rustica che si ammala raramente. Dovete fare attenzione ad afidi e cocciniglie.
Contro gli afidi vaporizzate uniformemente una soluzione di 20 gocce di piretro naturale per litro d’acqua ogni 10 giorni. Mentre per contrastare la cocciniglia basterà utilizzare un cucchiaino di olio bianco per litro di acqua da vaporizzare uniformemente sempre ogni 10 giorni.
Poco si può fare invece contro l’Erwinia Amylovora, un virus che attacca le foglie del Cotoneaster provocando delle necrosi che porteranno all’annerimento ed alla morte dei fiori. Nel caso d’infezione, la pianta andrà abbattuta.