Categorie: Agricoltura

Consigli utili su come risparmiare sulla spesa “biologica”

Per mangiare bene bisogna fare molta attenzione a che cosa si acquista

Come sostiene il Consumer Resport’s Food Safety and Sustainaility Center, è importante l’acquisto di materie prime coltivate in maniera naturale e senza l’uso di antiparassitari. Ma non è sempre necessario ricorrere al bio: meglio evitarlo per tutto per tutto ciò che è confezionato e che quindi presenta comunque un’alterazione del prodotto.

Come risparmiare sulla spesa bio?

Non risparmiate sugli spinaci e le verdure a foglia larga che possono contenere elevate concentrazioni di nitrati ed altri inquinanti.

Anche le fragole, essendo coltivate vicino la terra, sono spesso sottoposte a diversi trattamenti perché sensibili ai parassiti. Mentre i cereali integrali (non lavorati esternamente) trattengono facilmente le sostanze chimiche. Anche la carne di vitello potrebbe non essere controllata.

Per tutte queste motivazioni, questi alimenti sono da preferire nella versione biologica.

In secondo luogo, scegliete bene dove far la spesa: non recatevi per forza nei negozi specializzati, ma cercate le offerte online o nei supermercati che, per la gran quantità della merce in vendita, offrono spesso costi più contenuti.

Molte catene della grande distribuzione hanno linee bio affidabili perché sottoposte a tutti i controlli richiesti. Per riconoscerle verificate che in etichetta ci sia il marchio Bio dell’Unione Europa, ovvero una fogliolina verde con le stelline dell’UE attorno (vale anche per le verdure sfuse, di solito il marchio in questi casi è nella cassetta).

Infine fate una spesa collettiva: potete affidarvi ai GAS, vale a dire i gruppi di acquisto solidale, che magari arrivano da piccoli produttori. Si tratta di cittadini che si organizzano per comprare insieme direttamente dai produttori diversi alimenti, tra cui molti bio, in modo da ridurre i costi.

In questo modo si saltano molti passaggi della filiera e si risparmia.

Per sapere come iscriversi ai Gas su come fondarli nel vostro quartiere nel vostro quartiere nel caso non esistessero, è sufficiente consultare il sito www.economiasolidale.net. In ogni caso, anche senza far parte dei Gas, acquistare stock di cereali, farine, legumi, così come di molti altri alimenti non deperibili, permette di fare grandi scorte, risparmiando almeno il 20% su una spesa fatta settimanalmente o giornalmente.

Infine, un ultimo trucco, magari dispendioso in termini di fatica ma vantaggioso per il portafogli: disporre di un proprio orto e dedicarsi all’autoproduzione delle pietanze. Non ne avete uno?

Tante sono le associazioni che permettono di condividerlo: a Roma il progetto Orto dei Desideri è ideato da privati che mettono a disposizione terreni da affittare e coltivare.

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