Semplice da coltivare anche sul balcone, la pianta del pisello stupisce con i suoi fiori e con il delicato sapore dei suoi frutti
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Chi nell’orto cerca anche l’estetica si innamorerà dei piselli. Oltre a garantire un prelibato raccolto, infatti, la pianta del pisello è anche bella da vedere e decorativa, con il suo portamento rampicante ed i bei fiori che la caratterizzano.
Le origini antichissime del pisello
Ne è stata trovata traccia in insediamenti umani antecedenti all’età del bronzo (3.000 a.C. circa) e furono i Romani a diffondere la sua coltivazione fino all’antica Inghilterra. Più vicino alla nostra epoca, furono proprio i piselli i primi ortaggi ad essere inscatolati ed in seguito surgelati.
Sono molte le ragioni per coltivarli: non richiedono cure impegnative e la pianta è anche bella da vedere. Se non li avete mai assaggiati freschi, resterete stupiti dal gusto e dalla tenerezza dei baccelli appena colti.
Potete scegliere i piselli rampicanti e, in questo caso, vi servirà un luogo spazioso, magari vicino ad un muro a cui appoggiare il sostegno dove far aggrappare la pianta. Oppure varietà nane con portamento a cespuglio che non necessitano di sostegni.
Una varietà interessante è il pisello “mangiatutto”, detto anche taccola, che produce un baccello piatto che si coglie prima della formazione del seme e si mangia interamente.
Come coltivare i piselli
I piselli amano il clima fresco e crescono bene tra i 10° ed i 20°. Potete scegliere varietà precoci ed iniziare a seminarli da 3 a 4 settimane prima dell’ultima gelata primaverile, in modo che la pianta entri in produzione prima che le temperature diventino troppo alte, compromettendone la resa. Nulla vita, comunque di prevedere anche un raccolto autunnale, seminando in estate in modo che le piante vadano a frutto con il fresco.
Posizionate i piselli in una zona ben esposta. Per la coltivazione delle varietà rampicanti, è essenziale che ci sia uno spazio in cui posizionare un sostegno, cioè una rete o un capannello dove la pianta crescendo, possa arrampicarsi. Quanto al terriccio, è consigliabile quello universale da giardino, ricco di humus e ben drenato.
A seconda dello spazio che avete a disposizione, scegliete un vaso di dimensioni allungate o un vaso tondo dal diametro considerevole. Nel primo caso, addossatelo ad un muro e munitelo di un graticcio o una rete metallica di recupero di pari lunghezza, dove la pianta si aggrapperà. Seminate i piselli su una fila, lasciando uno spazio di circa 5-8 cm tra una piantina e l’altra, ad una profondità di 4-6 cm,
Se invece avete molto spazio a disposizione e pensate di usare un vaso tondo oppure ovale di grandi dimensioni, potrete appoggiarvi sopra un capannello ed interrare 3 semi attorno ad ogni palo.
Se volete portarvi avanti, infine, potete far germogliare i semi prima di interrarli. Basterà inserirli in un tovagliolo di carta bagnato e conservarli in un luogo caldo e riparato dalla luce per qualche giorno.
Le dritte per una coltivazione ottimale
I piselli possono essere bersaglio di parassiti come l’afide verde, che succhia la linfa della pianta facendola avvizzire. In questo caso, intervenite con un insetticida biologico specifico a base di piretro naturale.
Raccogliete i piselli quando i baccelli sono turgidi e ben pieni, ma prima che abbiano cominciato a cambiare colore. Il seme, se schiacciato tra due dita, non deve dividersi nè presentare consistenza farinosa. Ma deve essere di sapore dolciastro.
Nel dubbio, è meglio raccoglierli qualche giorno prima, perchè se restano troppo tempo sulla pianta la loro qualità scade.