Una volta si diceva che i bambini nascessero sotto le foglie del cavolo, pianta benaugurale. Ed, in effetti, il re dell’orto invernale, così come tutte le altre varietà della famiglia delle crocifere o brassicaceae, è una miniera di virtù.
Nell’ambito della nostra alimentazione queste verdure ricoprono un ruolo importante.
Cavolo: benefici sulla salute
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Come prima cosa possono contrastare lo sviluppo dei tumori, in particolare quelli che interessano la mammella, ovaie, cervice e colon. Questo grazie a particolari composti detti indolo-glucosinolati, capaci sia di prevenire sia di bloccare la moltiplicazione delle cellule neoplastiche.
La notevole quantità di fibre stimola e regola l’intestino. Mentre il prezioso apporto in ferro viene reso ancora più assimilabile dalla contemporanea presenza di una grande quantità di vitamina C. Il significativo contenuto di acido folico, una vitamina del gruppo C, protegge le arterie. Mentre il beta-carotene, ossia vitamina A, può aiutare a prevenire le malattie cardiache.
Cavolo cappuccio e verza: utili nelle anemie
Il cavolo cappuccio, in particolare, è invece indicato nelle dispepsie e per l’ulcera gastrica, perchè contiene una sostanza, il gefarnato, che stimola lo stomaco a produrre muco protettivo. Mentre il cavolo verza, ricchissimo di vitamine e sali minerali, è indicato nelle anemie.
Infine, c’è anche il fattore bilancia: queste verdure sono valide alleate delle diete perchè, a fronte di poche calorie (20/40 circa ogni 100 mg), offrono un discreto senso di sazietà. E le controindicazioni? Possono essere di difficile digestione e produrre flatulenza, quindi è sempre bene consumarli la sera. Poichè, inoltre, contengono i tiocianati, che inibiscono la secrezione dell’ormone tiroxina, chi ha problemi alla tiroide dovrebbe evitare di consumarli crudi e limitarne la quantità.
Cavoli: elenco delle varietà
Andiamo a conoscere più da vicino alcuni dei più apprezzati componenti di questa famiglia allargata e vediamo come vengono cucinati.
- cavolo verza: resiste a qualsiasi temperatura e persino alle gelate. Costituisce l’ingrediente principe di molti piatti invernali in tutto il Nord Italia, tra cui la tipica cassoeula lombarda.
- cavolo broccolo: si cucina al vapore, in forno o in tegame, ma non tutti sanno che è ottimo anche crudo, marinato nel succo di agrumi, come le arance.
- cavolfiore: si presenta come una palla bianca (talora anche violetta o gialla) ed in cucina si presta davvero a molteplici usi.
- cavolo cappuccio: detto anche cavolo bianco o rosso, a seconda del colore delle sue foglie. In genere viene consumato crudo, tagliato a sottilissime striscioline e viene usato anche per la preparazione dei crauti, per i quali si adatta bene la varietà alba.
- cavolo nero: membro della famiglia dei cosiddetti cavoli senza testa, è il protagonista indiscusso della mitica ribollita toscana.
- cavolini di Bruxelles: sono le gemme di una pianta della famiglia delle crocifere o brassicaceae, raccolte quando hanno le dimensioni di una noce.