Le carni bianche costituiscono un’ottima fonte proteica, sono digeribili e contengono pochi grassi ma si possono consumare frequentemente
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Le donne italiane amano la buona cucina e dimostrano di saper seguire un regime alimentare completo ed equilibrato. Nonostante la maggioranza ammetta di avere diminuito, negli ultimi tempi, il consumo di salumi, prosciutti, carne rossa e di maiale, la quasi totalità continua a portare in tavola le carni bianche.
Secondo un’indagine svolta da Doxa per Unaitalia, Unione Nazionale Filiere agroalimentari delle carni e delle uova, il pollo in particolare, dopo i formaggi ed i legumi, è la fonte di proteine animali preferita dalle donne perché leggera e versatile.
Il profilo nutrizionale delle carni bianche
Pollo, tacchino e coniglio, le cosiddette carni bianche hanno un profilo nutrizionale perfetto. In merito alla carne, c’è stata una generale demonizzazione. Un consumo eccessivo espone al rischio di sviluppare alcune forme di tumore, nel lungo periodo. Ma i rischi riguardano le carni rosse e se consumate in quantità superiori a quanto consigliato.
Va detto che è fondamentale, per un regime dietetico salutare, non escludere alcun alimento, sebbene equilibrio e completezza possano essere comunque garantiti anche nei casi in cui si desideri limitare il consumo di certi alimenti per motivi etici.
Da un punto di vista nutrizionale, comunque, le carni hanno vantaggi indiscutibili, perché apportano proteine di alta qualità, con tutti gli aminoacidi di cui l’organismo ha bisogno, vitamina B12 ed importanti Sali minerali come zinco, selenio e ferro.
Le virtù delle carni bianche
Per le carni bianche, a differenza di quelle rosse, non ci sono studi che abbiano dimostrato un rischio più elevato di malattia in base al loro consumo, neanche se eccessivo. Sono quindi un’ottima fonte proteica, di elevata digeribilità, sia per i bambini sia per gli adulti.
E poiché contengono poco grasso danno un apporto calorico molto contenuto.
Per quanto riguarda il ferro, inoltre, bisogna ricordare che la quantità di questo prezioso minerale nelle carni bianche è pressoché identica a quella contenuta nelle carni rosse ed è ugualmente ben assortito.
Dal punto di vista nutrizionale, pollo, tacchino e coniglio si equivalgono. Ma il petto di pollo (senza pelle) è il taglio più magro in assoluto. Il vantaggio che ne consegue è che, alternando tra pollo, coniglio e tacchino, si può arrivare a mangiare carne bianca 3-4 volte la settimana. Mentre la carne rossa andrebbe consumata una, al massimo 2 volte, nel medesimo arco di tempo.
Dal petto in padella, al pollo al forno o in insalata, ma anche nelle versioni più moderne al curry, alle mandorle o nelle preparazioni più veloci come nuggets, bocconcini o hamburger è una carne che dà sfogo alla fantasia ai fornelli. Essa aiuta a mantenere uno stile di vita sano ed a tavola mette fuori d’accordo.