Azienda agricola Spitaletta Pasqualina: produzione olio extra vergine e vini aglianico e falanghina
Produzione di olio extra vergine di oliva e vini varietà aglianico e falanghina
L’azienda agricola Spitaletta Pasqualina produce olio delle varietà ortolana, frantoio e leccino. Oltre all’olio viene prodotto vino da vitigni autoctoni nelle varietà aglianico e falanghina.
L’azienda agricola Spitaletta produce olio da cultivar ortolana, frantoio e leccino. Tutti ottimi olii con qualità e caratteristiche differenti.
Cultivar Ortolana
Cultivar diffusa nella fascia pedamontana del gruppo montuoso del Taburno – Camposauro. Questa coltivazione si è ambientata sul territorio, capace di una resa elevata di olive e da cui si produce un ottimo olio. Nella zona del taburno questa coltivazione è conosciuta anche con i nomi Asprina, Spirina, Sprinia o Spinosa. Nella valle telesina viene chiamata anche Melella o San Lorenzo Maggiore. Il sapore dell’olio è fruttato a fondo dolce. Le olive, nella variante più grande, sono utilizzate anche come olive da tavola.
Cultivar Frantoio
Questa varietà è un olivo molto pregiato di origine toscana. L’albero ha un portamento pendulo e rami sottili con foglie verdi e lucenti. La resa delle piante di olive della varietà frantoio è molto alta e precoce con olive ovoidali allungate. La raccolta avviene quando l’oliva è ancora verde, tra ottobre e novembre. Il suo mosto è molto profumato e intensamente fruttato. il gusto è molto piccante con sentori di mela verde, erba tagliata e buccia di pomodoro. Se ne consiglia l’uso per insalate e carpacci.
Olio di Leccino
La varietà leccino è la più diffusa in Italia perchè l’olio prodotto dalle olive di questa varietà ha un sapore delicato. Si suppone che l’origine di questa cultivar sia Toscana, e ve ne è riferimento fin dal Medio Evo, ma adesso è presente in tutta Italia. Grazie al suo sapore delicato è molto richiesta in tutto il mondo. La maggior parte dell’olio di oliva esportato all’estero è quello leccino. La capacità di adattamento della pianta e la sua diffusione commerciale ha spinto agricoltori di tutto il mondo a coltivare questa varietà. La forma delle olive è illettica e irregolare. Questa varietà di oliva non ha tempi di maturazione estremamente lunghi. La nostra raccolta segue la metodologia tradizionale per cercare di mantenere intatte, dopo la spremitura, le sue caratteristiche organolettiche e il suo gusto. Quest’olio può essere utilizzato in cucina praticamente su tutto ma è particolarmmente indicato per marinature e piatti di pesce.
Vino varietà Aglianico
L’aglianico è un vitigno a bacca rossa caratteristico del sud Italia. La provenienza di questa varietà è greca, importata durante la colonizzazione del VII secolo a.C che diede vita alla Magna Grecia in Italia. Il nome di questa varietà di uva da vino è una corruzzione della parola “ellenico”, proprio a testimonianza della sua origine. Questa varietà è diffusissima in Irpinia, nella regione Campania, ma anche in Basilicata e un po’ meno nelle regioni del sud Italia.
La particolarità produttiva della varietà aglianico è che tende a dare i migliori risultati se coltivata nelle zone vulcaniche, dove i minerali presenti nella terra riescono a fornire elementi aromatici essenziali a vini di qualità. E’ infatti la zona del Volture e del Taurasi a regalare i vini più aromatici e potenti di questa uva. Qui i vini sono alcolici, strutturati e capaci di lunghi invecchiamenti con profumazioni complesse che attraversano tutta la gamma olfattiva.
Il pianta della vite si presenta con foglie lunghe e grappoli piccoli di forma cilindrica. I chicchi d’uva sono di piccole dimensioni con abbondante pruina a ricoprire le bucce fini ma coriacee di un bel colore nero. L’aglianico fornisce rese elevate, regolari, che garantiscono buone produzioni annuali.Si trova a suo agio nelle zone fredde di alta quota dove non soffre particolari problemi per la precocità del suo ciclo biologico.
In Campania viene coltivato con il sistema alberello con potatura corta. Oltre alla resistenza al freddo, ha poca sensibilità alle malattie, con una leggera sofferenza per l’oidio e la peronospora.
Vino varietà Falanghina
Si tratta del vitigno più diffuso nella provincia di Benevento. Il suo areale storico fino a trent’anni fa erano i comuni di Benevento e Bonea dove sopravvivono ancora vigne secolari.
Il vitigno falanghina deriva probabilmente da antichi ceppi greco balcanici e sembra dovere il suo nome al suo portamento espanso, per cui tradizionalmente viene legato a pali di sostegno detti “falanga”, da cui il nome falanghina ossia “vite sorretta da pali”.
Il vitigno falanghina era quasi stato abbandonato durante gli ultimi secoli ma poi, non essendo un vitigno attaccato dalla fillossera, venne rivalutato e spesso viene coltivato su piede franco.
La sua coltivazione si estende su un’area pari al 5% dell’intera superficie vitata della regione Campania. Le zone a maggiore vocazione sono il Sannio Beneventano, i Campi Flegrei e la zona del casertano.
Rappresenta il vitigno base di molti vini di pregio della Regione Campania: le tipologie mono-vitigno dei vini Doc Guardiolo, Sant’Agata dei Goti (anche passito), Sannio, Solopaca e Taburno, e la tipologia bianco Doc.
Il falanghina è utilizzato anche per la produzione di vini spumante a denominazione di origine controllata (Solopaca, Guardiolo, Sannio e Taburno).